L’Homo Sapiens si è salvato dall’Era Glaciale grazie ai rifugi – Forse è qui che sono nati gli incroci tra Sapiens e Neanderthal

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Alcuni modelli sviluppati per descrivere la reazione di animali e piante a cambiamenti climatici hanno mostrato che probabilmente l’Homo sapiens è sopravvissuto all’ultima era glaciale grazie a rifugi, cioè aree che hanno protetto la nostra specie dalle dure condizioni climatiche dell’epoca. Diversi aspetti dell’evoluzione umana possono essere spiegati sulla base di modelli di distribuzione delle popolazioni animali e vegetali in risposta ai cambiamenti climatici. Questi modelli inoltre hanno dato una possibile spiegazione a eventuali incroci di Homo sapiens con Neanderthal e uomini di Denisova.

A sostenerlo è una ricerca condotta da Chris Stringer del Natural History Museum di Londra e John Stewart della Bournemouth University, che pubblicano in proposito un articolo su “Science”. L’approccio usato sfrutta le conoscenze sulla diffusione geografica di specie animali e vegetali nel corso dei periodi glaciali e interglaciali desumibili dai reperti fossili e dalle analisi palinologiche, per poi applicare i modelli ottenuti allo studio delle origini dell’uomo. «Finora nessuno aveva applicato queste conoscenze agli esseri umani», osserva Stewart.

In particolare, sulla base di studi recenti riguardo cambiamenti nella biogeografia delle popolazioni di organismi vissuti durante il Pleistocene, integrati con con dati recenti sulle migrazioni e interazioni umane, i due ricercatori britannici hanno sviluppato un possibile modello per l’evoluzione umana fuori dall’Africa. Questo modello sarebbe in grado di spiegare l’emergere di una specie umana unica distribuita a livello globale entro la fine del Pleistocene.

«Abbiamo cercato di spiegare molto di quello che sappiamo riguardo gli esseri umani, tra cui l’evoluzione e l’estinzione dei Neanderthal e dei Denisoviani, un gruppo recentemente scoperto in Siberia, e il modo in cui si incrociarono con le prime popolazioni moderne che avevano appena lasciato l’Africa. Abbiamo collocato questi fenomeni nel contesto delle dinamiche attraverso le quali animali e piante reagiscono ai cambiamenti climatici, pensando agli esseri umani in base a ciò che sappiamo riguardo altre specie».

«Queste idee possono spiegare come le specie Homo antecessor e Homo neanderthalensis si siano evolute in Eurasia: il concetto di rifugio può anche spiegare perché gli eventi di incrocio ipotizzati tra esseri umani moderni e Neanderthal e Denisoviani siano avvenuti nella parte meridionale dell’Eurasia, invece che a nord», osserva Chris Stringer. 

«In uno dei modelli che abbiamo formulato, l’adozione di un nuovo rifugio, ovvero di un’area più protetta dalle dure condizioni climatiche dell’era glaciale, da parte di un sottogruppo di una specie può portare a importanti cambiamenti evolutivi e, in ultima analisi, all’emergere di una nuova specie. Di fatto, questo approccio può applicarsi a tutte le specie del continente, piante o animali che siano», ha detto il dottor Stewart. «In definitiva, questo modello spiega perché Homo sapiens oggi sia qui, mentre gli esseri umani arcaici no», dice Stewart. [Fonte]

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L’Homo Sapiens si è salvato dall’Era Glaciale grazie ai rifugi – Forse è qui che sono nati gli incroci tra Sapiens e Neanderthalultima modifica: 2012-04-03T12:00:00+02:00da kattolika177
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