Crisi economica negli USA: tre città californiane dichiarano bancarotta – I Guru della finanza corrono ai ripari

san-bernardino-california-crisi-02.jpgIl Go Down è cominciato con il default di Stockton, una città di circa 280 mila abitanti, schiacciata da un debito di 700 milioni di dollari. Poi è stato il turno di Mammoth Lake, città nella Contea di Mono, località sciistica molto apprezzata, fallita a fronte di un debito pari a 43 milioni di dollari.

In fine, anche San Bernardino getta la spugna e dichiara bancarotta. La città situata 96 chilometri a est da Los Angeles ha presentato istanza di fallimento con un deficit di bilancio pari a 46 milioni di dollari.

A San Bernardino hanno accumulato debiti per oltre 1 miliardo di dollari e non sono più in grado di pagare gli stipendi. Questa situazione ha portato alla decisione, approvata dal consiglio il mese scorso, di chiedere l’applicazione del Chapter 9 della legge fallimentare per evitare azioni legali da parte dei creditori. 

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Come riporta il quotidiano on line Lettera 43, lo stato di crisi permette al Comune interessato di tagliare stipendi e pensioni dei dipendenti. Il bilancio è sottoposto all’approvazione e alla supervisione di un giudica incaricato da un giudice incaricato dal tribunale federale di riferimento. 

Dopo l’approvazione della decisione da parte dal Consiglio comunale di San Bernardino per evitare azioni legali da parte dei creditori, è stata depositata l’istanza in tribunale. Il sindaco Patrick Morris, costernato ha dichiarato: “Lo abbiamo dovuto fare per evitare ogni eventuale sequestro delle nostre disponibilità liquide”. Secondo le carte processuali si stima che i creditori siano tra i 10.000 e i 25.000.

Ma, Stockton, Mammoth Lake (celebre per i suoi impianti sciistici) e San Bernardino potrebbero non essere gli unici nomi da aggiungere a questo triste elenco. Altre località, californiane e non, sono infatti in gravi difficoltà finanziarie e il loro fallimento sembra solo questione di tempo. «Questa non è la fine, è solo l’inizio», ha spiegato alla Cnn Peter Navarro, professore di economia presso l’Università della California. Senza contare la stessa California che non vive certo una situazione finanziaria florida, tanto da costretta da tempo a emettere dei bond municipali per ridurre il proprio indebitamento.

 

I guru della finanza corrono ai ripari

I potenti illuminati di Wall Street non stanno a gaurdare. Preoccupati dalla situazione ecnomica, che sembra precipitare giorno dopo giorno Warren Buffett, Lord Jacob Rothschild, e compagni sono alle prese con grandi manovre (di difesa o di attaco?)? Per esempio, l’Oracolo di Omaha, come viene soprannominato Buffet per il suo intuito finanziario e per il fatto di vivere nella cittadina del Nebraska, come riporta la Repubblica in un articolo di Arturo Zampaglione, continua ad essere sotto il microscopio di analisti e risparmiatori di tutto il mondo:

Quando ieri si è saputo che la Berkshire Hathaway, la holding di Buffett, era uscita dal mercato dei “muni”, cioè dei bond emessi da città e stati americani, il Wall Street Journal ha subito alzato la bandiera rossa. Perché lo ha fatto?, si è chiesto il quotidiano. È forse un segnale di pericolo sull’insolvenza delle amministrazioni locali? […]. Forse l’Oracolo, per paura del possibile default di città e stati, ha preferito dimezzare la sua esposizione nei confronti dei “muni”, che resta tuttavia sugli 8 miliardi di dollari.

Come altre volte, è probabile che la decisione della Berskhire venga imitata e porti a un raffreddamento nella domanda di bond municipali. Di sicuro è stata una doccia fredda in questo clima più sereno di fine estate. E conferma l’effetto Buffett: decine di migliaia di risparmiatori americani si fidano ciecamente di lui e copiano le sue mosse sperando di emularne i successi. E come dar loro torto?

Altro personaggio influente della compagnia illuminata dei banchieri mondiali è il famigerato Lord Jacob Rothschild, personaggio grigio che sembra uscito da un romanzo di Agatha Christie, discendente di una genia di banchieri molto antica, freddo e calcolatore, tanto da guagnargli il soprannone di Jacob il cinico.

Lord Rothschild, qualche giorno fa, ha innalzato dal 3 per cento alla soglia critica del 7 per cento il rendimento del RIT (il fondo di investimento da lui creato negli anni ’60, che oggi ha un valore di circa 1,9 miliardi di sterline (2,5 miliardi di Euro) e di cui è presidente esecutivo) per quegli assets legati all’esposizione valutaria dell’Euro. Dato il valore patrimoniale del fondo pari a 2,5 miliardi di euro, Lord Rothschild scommette 175 milioni di Euro sul fallimento dell’Euro! [Leggi articolo completo].

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Crisi economica negli USA: tre città californiane dichiarano bancarotta – I Guru della finanza corrono ai ripariultima modifica: 2012-08-23T16:36:48+02:00da kattolika177
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