Cercasi minatori spaziali per sfruttamento asteroide! E spunta una seconda compagnia interessata all’affare

deep-space-industries-04.jpgSe per tutto il trentennio successivo al 1960 la corsa spaziale sembrava riguardare i due grandi colossi di est e ovest, l’Unione Sovietica e gli Stati Uniti, oggi gli attori di una rinnovata conquista del cosmo sembrano essere le industri privati.

Dietro a questa grande passione per lo spazio, si nasconde odore di dollari, di una montagna di dollari, Infatti, il nuovo business delle industrie minerarie sembra essere la caccia e lo sfruttamento degli asteroidi, risorse virtualmente illimitate di ogni ben di Dio geologico. Si calcola che 1 tonnellata di minerale corrisponda a 1 milione di dollari!

La prima a lanciarsi nell’astro-business è stata la Planetary Resources, una compagnia americana fondata nel 2010 con l’intento di sfruttare la grande risorsa mineraria rappresentata dagli asteroidi.

All’indomani della conferenza stampa tenuta nell’aprile del 2012, i due co-fondatori, Peter Diamandis, un ingegnere americano, e  Eric Andersen, ingegnere aerospaziale e imprenditore americano, già fondatore della Space Adventures, annunciarono l’intenzione della compagnia di aggredire e sfruttare gli asteroroidi catalogati come Near-Earth object.

Poco dopo partì una campagna di reclutamento alla ricerca di minatori pionieri interessati all’avventura e a lavorare nello spazio. “Vuoi essere un minatore di asteroidi? Bene, ecco la tua occasione!”, recità lo slogan della Planetary Resources.

“Siamo alla ricerca di studenti universitari appassionati dello spazio e desiderosi di contribuire direttamente allo sviluppo della prossima generazione di tecnologia per l’esplorazione (e lo sfruttamento economico, n.d.N.) dello spazio. Unisciti a noi per cambiare il nostro modo di esplorare lo spazio”, si legge sulla pagina web dedicata

Ma i sogni di gloria della Planetary Resources potrebbero essere disturbati dall’avanzare di un concorrente molto ambizioso. Una nuova società privata, chiamata Deep Space Industries, lo scorso 22 gennaio 2013 ha annunciato la sua intenzione di spedire una flotta di veicoli spaziali verso i piccoli asteroidi vicino alla Terra, con l’obiettivo di ricavarne risorse minerarie da utilizzare immediatamente grazie all’ausilio di particolari stampanti 3D che permetteranno alla compagnia di realizzare veicoli spaziali direttamente nello spazio! Sembra fantascienza!

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Il programma della società americana dovrebbe iniziare entro il 2015, cominciando a raccogliere metalli ed acqua degli asteroidi più vicini per un decennio o giù di lì. Il materiale raccolto servirà ad alimentare delle sofisticate “stampanti” 3D, in grado di realizzare direttamente nello spazio i componenti per l’assemblaggio di satelliti di comunicazione, veicoli spaziali e moduli per stazioni orbitanti. I metalli più preziosi, come il platino, saranno invece consegnati a terra per uso terrestre.

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La Deep Space Industries ha sviluppato e brevettato questa straordinaria stampante 3D chiamata “MicroGravity Foundry”. “La  MicroGravity Foundry è la prima stampante 3D capace di realizzare componenti metallici ad alta densità, anche in assenza di gravità”, spiega Stephen Covey, co-fondatore della Deep Space e inventore della  MicroGravity Foundry.

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“Utilizzare le risorse raccolte direttamente nello spazio è l’unico modo che consenta lo sviluppo permanente del cosmo”, gli fa eco David Gump, amministratore della Deep Space. “Ogni anno vengono scoperti più di 900 asteroidi passare vicino alla Terra. Si tratta di una risorsa straordinaria vicino casa, che ci permetterà di espandere le attività umane direttamente nello spazio”.

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La prima navicella a essere spedita nello spazio si chiamerà Firefly, la cui data di lancio è prevista per il 2015. Firefly condurrà una ricognizione per individuare il primo asteroide candidato allo sfruttamento. Una volta individuata la roccia cosmica, dopo un anno circa, la Deep Space lancerà nello spazio i DragonFly, piccoli velivoli spaziali con la missione di riportare i campioni di roccia sulla Terra.

Alcuni campioni serviranno all’azienda per trovare gli acquirenti interessati al materiale individuato, altri campioni andranno agli scienziati per lo studio e altri ancora saranno venduti a potenziali collezionisti. La compagnia non esclude una qualche forma di sponsorizzazione per finanziare le missioni del Firefly.

“Il pubblico potrà partecipare alle missioni Firefly dal vivo, tramite i dati trasmessi online. Google Lunar X Prize, Unilever e Red Bull stanno spendendo decine di milioni di dollari in sponsorizzazioni spaziali, per cui la possibilità di sponsorizzare una missione Firefly nello spazio profondo potrebbe essere allettante”, ha detto Gump. [Image Credit: Deep Space Industries].

Cercasi minatori spaziali per sfruttamento asteroide! E spunta una seconda compagnia interessata all’affareultima modifica: 2013-01-25T17:53:59+01:00da admin
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