Sepolture e piccole piramidi nel sito maya di Xtojil, vicino Chichen Itza

Xtojil-maya-01.jpgA soli venti chilometri dalla famosa zona archeologica di Chichen Itza, nel sito Maya di Xtojil, un gruppo di archeologi dell’Istituto Nazionale di Antropologia e Storia (INAH) ha portato alla luce dieci sepolture risalenti a più di mille anni fa, la maggior parte delle quali contenute all’interno di un sarcofago. I reperti sono stati collocati dai ricercatori tra il 600 e l’800 d.C., quando la città preispanica non si era ancora trasformata nel centro di governo del nord della penisola dello Yucatan.

Questi resti, insieme a quelli che sono stati rinvenuti negli ultimi anni nella regione, hanno permesso agli studiosi di stabilire che, più di 1200 anni fa, esisteva una popolazione importante sparsa in una serie di insediamenti sorti attorno a Chichen Itza. Gli scavi di Xtojil sono nati a seguito di alcuni ritrovamenti fortuiti, rinvenuti durante i lavori di ampliamento dell’autostrada che collega la cittadina di Libre Union con Yaxcaba.

Su un area di 18 chilometri, gli scavi hanno portato alla luce ben 28 strutture archeologiche di diverse dimensioni, da semplici fondamenta scavate nel terreno, a spazi abitativi più elaborati. Tra queste sono state rinvenute anche alcune strutture piramidali, con un’altezza variabile dai 6 ai 12 metri.

Secondo quanto spiegato da Jose Osorio Leon, coordinatore del gruppo di archeologi, la struttura numero 22, dove sono state trovate le dieci sepolture, è stata in parte compromessa negli anni ’50, durante la costruzione dell’autostrada. Tuttavia, le pareti nord e sud sono ancora intatte, così come la base dell’abside. Sette sepolture sono state collocate all’interno di un sarcofago, lungo 1 metro e 80 centimetri e largo 60 centimetri.

All’interno del sarcofago, insieme alle ossa, sono stati trovati una trentina di suppellettili di ceramica: piatti, ciotole, padelle e bicchieri. In media, ogni sepoltura è accompagnata da tre oggetti, tra i quali sono stati ritrovati anche rasoi di ossidiana, perle di giada e orecchini di conchiglia, indicatori di un fiorente commercio con altre regioni dell’America centrale.

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Ad eccezione di alcune sepolture che sono ancora sotto esame, il resto degli scheletri si è presentato in un cattivo stato di conservazione, tanto da rendere impossibile stabilirne il genere. Tuttavia, i ricercatori hanno osservato che la maggior parte di essi appartiene ad individui adulti e non sembrano essere deformi. [Sepoltura “aliena” di massa scoperta in Messico].

Ma ciò che risulta strano è il luogo della sepoltura. Secondo Leon, il contesto funerario di Xtojil, non può essere paragonato ad un cimitero, almeno non nella concezione occidentale del termine. “Lo spazio è stato utilizzato come una struttura di contenimento di lunga durata, cosicchè i defunti si trovano ad essere sepolti nello stesso spazio di vita della popolazione”, spiega il coordinatore. 

Il sito sarà lasciato a cielo aperto, lungo l’autostrada, in modo che possono essere ammirate dagli automobilisti, dai passanti e dalle comunità vicina, così da poter apprezzare la ricchezza archeologica della zona.

Sepolture e piccole piramidi nel sito maya di Xtojil, vicino Chichen Itzaultima modifica: 2013-02-07T12:32:07+01:00da admin
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