L’Inghilterra inaugura la ‘grande caccia all’alieno’

seti-uk.jpgLa ricerca di vita intelligente nel cosmo è uno dei settori più ‘speculativi’ della ricerca scientifica. Ad oggi, infatti, non vi è ancora alcuna prova diretta dell’esistenza di vita extraterrestre nel nostro universo.

Ma gli astronomi inglesi sono convinti che bisogna aguzzare le orecchie e mettersi in ascolto del cosmo, perchè forse una razza aliena sufficientemente avanzata potrebbe inviare segnali attraverso il vuoto interstellare.

Con questa premessa, lo sforzo messo in opera da diversi anni dal SETI americano non sarà più isolato, ma sarà affiancato dall’UKSRN (United Kingdom SETI Research Network), composto da scienziati provenienti da 11 istituzioni scientifiche.

A differenza dei cugini americani del SETI, che sono finanziati da donazioni private, i ricercatori inglesi riceveranno i fondi direttamente dal governo di sua maestà, fatto che potrebbe dare una notevole spinta in avanti alla ricerca di E.T. Insomma, sembra che gli inglesi facciano sul serio.

“Se ricevessimo solo mezzo punti percentuale del denaro che attualmente è destinato alla ricerca astronomica, saremmo in grado di fare la differenza”, spiega in una intervista rilasciata alla BBC Alan Penny, coordinatore dell’UKSRN e ricercatore presso l’Università di St. Andrew.

“Non so se gli alieni sono là fuori”, continua Penny, “ma io sono determinato a scoprirlo. E’ possibile che siamo soli nell’Universo. Questo avrebbe delle implicazioni notevoli: se siamo soli nell’Universo, allora l’intero suo scopo siamo noi. Se non siamo soli, allora bisogna pensare in modo differente”.

“Ci sono miliardi di stelle là fuori. Sarebbe negligente da parte nostra non avere almeno un pò di attenzione a tutti i segnali che potrebbero essere stati inviati verso di noi”, gli fa eco Tim O’Brian del Jodrell Bank Centre for Astrophysics, un antenna radio utilizzata dal SETI in passato.

Il progetto del governo inglese prevede lo stanziamento di un milione di sterline l’anno per il funzionamento dei radiotelescopi e l’analisi dei dati. Ma, in un periodo di crisi, non è facile giustificare l’utilizzo di fondi pubblici per sostenere un progetto scientifico che virtualmente è senza esito finale.

Ma in un universo ideale, dove la scienza riceve i finanziamenti che merita, lo scopo della ricerca di vita extraterrestre potrebbe avere implicazioni fondamentali per l’umanità, nonchè ricadute molto concrete.

Captati misteriosi segnali radio dalle profondità del cosmo

Dopo 36 anni, il segnale ‘WOW’ rimane ancora un mistero

Per cominciare, l’utilizzo delle antenne radio per captare i segnali cosmici non richiede grandi risorse finanziarie, in quanto gli impianti già esistono e sono collegati in una rete che ne facilità l’utilizzo.

Inoltre, lo sviluppo di tecnologie destinate a isolare i segnali artificiali dal rumore di fondo avrà benefici tangibili per le future tecniche di comunicazione. In ultimo, ma non meno importante, c’è l’interesse pubblico per i progetti SETI.

Certamente tra i cittadini ci sarà che considera i progetti SETI come una perdita di tempo. Ma per la maggior parte degli inglesi, scoprire se siamo soli o no nell’Universo, rappresenta una risposta importante ad una domanda che potrebbe determinare il futuro della nostra evoluzione.

“La scoperta di vita intelligente oltre la Terra sarebbe storico, ma comunicare con un’altra civiltà tecnologica sarebbe addirittura rivoluzionario”, continua Penny. “Io voglio sapere se siamo soli nella nostra galassia, e se no, mi piacerebbe entrare in comunicazione con i nostri cugini galattici. Ma per farlo abbiamo bisogno di finanziamenti a lungo termine”.

L’Inghilterra inaugura la ‘grande caccia all’alieno’ultima modifica: 2013-07-12T09:12:08+02:00da admin
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