Star Trek compie 45 anni e la NASA confronta la scienza reale con quella Trekkie

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Per più di una generazione, compresa la mia, le serie di Star Trek sono state una vera e propria scuola di vita. Perchè? Perchè i valori di riferimento sono reali! Tutti noi abbiamo imparato a rispettare la vita nelle sue forme più esotiche, abbiamo imparato a dimenticare le differenze che ci possono essere tra le razze umane, abbiamo sviluppato il desiderio di incontrare nuove forme di vita e nuove civiltà, abbiamo imparato a tenere il phaser su stordimento e a rispettare sempre la Prima Direttiva.

45 anni fa, Star Trek faceva il suo debutto in televisione con la messa in onda del primo episodio della serie. Da quel momento la Terra non sarebbe più stata la stessa: milioni di appassionati hanno avuto la possibiltà di immaginare e progettare un futuro molto migliore del presente, dove povertà e malattie sono solo un ricordo, un futuro nel quale l’esplorazione spaziale è il centro principale delle attività umane.

Star Trek ha insegnato a tanti uomini e donne che il futuro è qualcosa che si costruisce nel presente e che la civiltà non è tanto una questione tecnologica, ma una questione di umanizzazione. Star Trek, ponendo l’uomo a confronto con altre specie aliene, vuole dire all’umanità di coltivare ed esaltare la parte migliore di se stessa, quella parte che, più di ogni altra, ci definisce autenticamente umani. Grazie Star Trek, tanti auguri… con la speranza di vedere nuove entusiasmanti avventure che possano affascinare le nuove generazioni.

La Tecnologia di Star Trek secondo la NASA

Ma Star Trek è solo fantascienza o la tecnologia fantastica che vediamo in televisione potrebbe diventare realtà? Se lo chiedono i ragazzi della NASA in un post apparso sul sito dell’Agenzia Spaziale Americana quanche settimana fa.

star trek,motore a curvatura,esplorazione spaziale,vita extraterrestreQuando Gene Roddenberry cominciò a scrivere le sceneggiature di Star Trek, la scienza e la tecnologia erano molto più arrestrate rispetto ad oggi e lo scopo principale dell’autore era quello di creare storie di fantascienza piene di invenzioni incredibili e di avventure appasionanti. Roddenberry aveva qualche nozione basilare di astronomia e sapeva bene che navi spaziali in grado di viaggiare alla velocità della luce avrebbero impiegato decenni per raggiungere la stella più vicina e questo sarebbe stato veramente di una noia per un’ora di puntata alla settimana! Così ebbe la geniale idea di inventare il motore a curvatura, tecnologia capace di incurvare il continuum spazio-tempo, permettendo alle astronavi di raggiungere stelle lontane in poche ore o in pochi giorni.

Roddenberry e il suo staff hanno concepito altri strumenti incredibili come il teletrasporto, il ponte ologrammi e altre meravigliose invenzioni che hanno innalzato la nostra visione di come potrebbe essere il nostro non lontano futuro.

Gli scrittori di Star Trek non erano scienziati, eppure ci chiediamo quale possa essere il collegamento tra la scienza di Star Trek e la realtà. Basta pensare che alcuni dei sistemi stellari citati nella serie, come Wolf 359, esistono davvero. In alcune puntate è stato anche possibile ammirare alcuni stupendi effetti speciali che descrivono in maniera astronomicamente precisa ed istruttiva stelle binarie e brillamenti solari. Di seguto proponiamo una lista in ordine crescente rispetto alla credibilità delle varie teorie scientifiche e tecnologiche presenti nella saga di Star Trek.

I Comunicatori

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Come i comunicatori dell’equipaggio dell’Enterprise, i telefoni cellulari sono ormai onnipresenti nella vita delle persone. I nostri telefonino sono molto più evoluti rispetto a quelli di Star Trek essendo in grado non solo di comunicare, ma anche di realizzare foto, video e rehistrazioni audio.

Computer di Bordo

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La maggior parte delle operazioni delle navi spaziali in Star Trek sono coordinate e realizzate dall’intelligenza artificale del computer di bordo. Anche i nostri computer vanno in questa direzione: pilota automatico per aeroplani e transatlantici, sistemi gps di navigazione, autodiagnosi, rover automatici in grado di esplorare autonomamente altri pianeti o lo spazio profondo, realtà virtuale e fra poco saremo anche in grado di dare comandi verbali ai nostri PC.

Energia dall’antimateria

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Questa è una delle migliori intuzioni scientifiche di Star Trek. La reazione tra materia e antimateria è quasi certamente il tipo più efficiente di alimentazione che potrebbe utilizzare una nave stellare, e il modo in cui è descritto nella serie è ragionevolmente corretto: l’antimateria è conservata all’interno di campi magnetici e mai viene fatta entrare in contatto con la materia normale. Mentre i cristalli di dilitio… bhè, questa sì che è fantascienza.

Motori ad impulso

Si tratta di motori a reazione nucleare. Non abbiamo ancora la tecnologia per realizzarli (usiamo ancora motori a reazione chimica), ma sono ragionevolmente possibili in un futuro non lontano.

Androidi

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Per i ricercatori che operano nel campo dell’Intelligenza Artificiale la realizzazione di un androide come il Comandante Data rappresenta lo scopo ultimo di tutta la loro attività. Rispetto alla nostra tecnologia informatica, la strada da percorrere è ancora lunga per la creazione un androide capace di autocoscienza e di relazione con il mondo esterno e con gli umani, ma non impossibile.

Il comandante Data è dotato di un cervello positronico, come già Isaac Asimov aveva immaginato per i suoi rabot, ma non è detto che l’antimateria sia un buon materiale per creare artificiali particolarmente funzionanti. Basterebbe la materia normale.

Specie aliene

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Gli astronomi hanno scoperto circa 340 pianeti in orbita ad altre stelle oltre al Sole. Ci sono chiari segni che la vita potrebbe avere numerose possibilità di esistenza nella nostra galassia. Eppure, nonostante una ricerca serrata, non sosno state ancora identificate forme di vita intelligienti nel Cosmo.

La maggior parte degli scienziati è concorde nell’affermare l’esistenza di vita in altri sistemi solari. Possiamo immaginare tutti i tipi di creature intelligenti che vogliamo, con qualsiasi numero di braccia, gambe, occhi, antenne e forse molto più intelligenti di noi. Sembra improbabile che forme di vita umanoidi siano così comuni come le razze aliene di Star Trek ed è quasi impossibili immaginare individui ibridi come Spock, metà umani e metà alieni.

Sensori e Tricorders

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Qualcosa di simile già esiste. Abbiamo sensori ad infrarossi, sonar, radar, laser, rivelatori di particelle, gravimetri, risonanze magnetiche. I sensori di Star Trek però sono molto più avanzati e sono in grado di scansionare gli oggetti in profondità, rilevandone addirittura la struttura chimica. Tuttavia, non tutti i sensori della serie sono possibili.

Gravità aritificiale

Allo stadio attuale delle conoscenze scientifiche umane, la gravità artificiale, come si vede nella serie di Star Trek, è al di fuori della nostra portata. Sono stati progettati dei campi magnetici in grado di fare qualcosa di simile (vedi video sotto), ma l’intensità è troppo debole per considerarlo un sostituto sicuro della gravità.

Comunicazioni Subspaziale

Come si sa, i segnali radio viaggiano alla velocità della luce. Se volessi comunicare con un’astronave che si trovasse a 20 anni luce da me, il mio messaggio impiegherebbe 20 anni per giungere al destinario e io dovrei aspettare 20 anni per ricevere la risposta. Per ovviare a questo problema, gli autori di Star Trek hanno inventato la teoria del Subspazio e cioè uno spazio fisico, al di sotto dello spazio normale, dove i segnali viaggiano alla velocità della luce.

Prove scientifiche del subspazio non ce ne sono, tuttavia nell’ambito della fisica quantistica, i sistemi formati da particelle quantiche sembrano possedere la capacità di comunicare istantaneamente l’uno con l’altro, sfidando il nostro modo tradizionale di concepire lo spazio e la distanza. Questa caratteristica del mondo quantico è nota come non-località e potrebbe in futuro essere inpiegata per comunicazioni istantanee a distanze astronomiche.

Replicatori

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In Star Trek i replicatori svolgono una funzione importantissima in quanto sono in grado, assemblando schematicamente atomi e molecole, di materializzare oggetti complessi e addirittura cibi e bevande.

Nella realtà, oggi siamo in grado di creare circuiti e microchip su scala nanomentrica grazie ad un fascio di atomi. Questo è quanto più si avvicina ad un replicatore con la tecnologia attuale. Ma modellare un oggetto assemblando gli atomi è abbastanza al di là delle possibiltà attuali.

Teletrasporto

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Questa è la tecnologia di gran lunga più affascinante e conosciuta di Star Trek. Una cosa è certa: non abbiamo la minima idea su come sia possibile costruire un macchinario come il teletrasporto. Teoricamente, il dispositivo dovrebbe leggere lo schema atomico di un oggetto o di una persona in un punto A, conservarlo in un buffer di memoria, scomporre la struttura molecolare al punto partenza, inviare i dati del buffer di origine al buffer di arrivo, ricomporre la struttura atomica nel punto B! Come dice Arthur C. Clarke: “Ogni tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia”.

Il ponte ologrammi

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L’affermazione di Clarke si applica anche alla tecnologia del ponte ologrammi. Non possiamo immaginare ancora un modo  per assmblare la materia nello stesso modo in cui manipoliamo la luce di un ologramma. Oggi esiste solo la realtà virtuale e qualche dispositivo che aiuta a rendere più verosimile l’esperienza virtuale tipo il Surround Haptics sviluppato dalla Disney Research.

Motore a curvatura

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Il motore a curvatura sarebbe il vero coronamento degli sforzi tecnologici umani e dei sogni di ogni vero trekkie che si rispetti. Eppure, questa tecnologia viola l’assunto fondamentale della teoria della relatività: non si può viaggiare più veloce della luce. Il motore a curvatura, secondo il manuale tecnico di Star Trek, sarebbe capace di deflettere lo spazio anteriore e posteriose dell’astronave, permettendo al veicolo di “slittare” o “surfare” sulle piege dello spazio-tempo. Per le conoscenze fisiche attuali, questo rimane solo un bellissimo film di fantascienza da godersi nel salotto di casa propria.

Conclusione

Insomma, Star Trek rappresenta una godibilissima combinazione di vera scienza e scienza immaginaria. E non c’è dubbio che la scienza si nutra anche di immaginazione. Quando Jules Verne scrisse “Dalla Terra alla Luna“, nessuno scienziato dell’epoca avrebbe immaginato che un giorno l’uomo sarebbe giunto sul satellite terrestre e, chissà, magari tra qualche decennio anche noi potremmo andare vicino al nostro replicatore e chiedere una pizza o citofonare dal portone di casa e dire: “Mamma, teletrasportami su!” 

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Articolo della NASA su Star Trek

Star Trek compie 45 anni e la NASA confronta la scienza reale con quella Trekkieultima modifica: 2011-09-09T13:22:00+02:00da kattolika177
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Un pensiero su “Star Trek compie 45 anni e la NASA confronta la scienza reale con quella Trekkie

  1. Grazie.Tutto bello,l’umanità deve progredire e la tecnologia aiuta a sognare.Ma come mai ci troviamo in queste condizioni?A livello globale voglio dire.I sogni finiscono dove comincia l’accaparramento delle risorse?
    Quale motivazione deve spingere l’uomo a liberarsi della sua condizione di schiavetto di altri umani?Come mai più si progredisce tecnologicamente e maggiori sofferenze vengono prodotte?Non è che queste belle immagini tipo “teletrasporto”sono solo il “pane e circensis”del XXI secolo?Date una risposta che sia sensata ….Grazie.

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