Una pioggia di meteoriti colpisce una cittadina dell’India. Secondo la Nasa, anche l’Italia è a rischio asteroidi. Ma è possibile deviare un asteroide in rotta verso la Terra?

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Martedì scorso, 22 Maggio, una serie di palle di fuoco sono state osservate nella regione di Vidarbha, facente parte dello stato di Maharashtra, in India. Un team di scienziati provenienti da Mumbai si sono recati sul posto per indagare e studiare il fenomeno, quando si sono accorti che una pioggia di meteoriti di grandi dimensioni ha danneggiato alcune abitazioni. Il team ha sondato circa 200 chilometri quadrati,  notando inoltre piccoli crateri formatisi a seguito dell’impatto.

Le costruzioni danneggiate sarebbero sei. Bharat Adur, capo del Akash Ganga Centre for Astronomy, ha dichiarato di non voler accusare nessuno, ma che l’European Space Research Organisation (ESRO) avrebbe dovuto informare la popolazione con netto anticipo. “Del resto – dice Adur – anche le autorità aeroportuali sono dotati di un radar, che rileva le rocce spaziali almeno un’ora prima che colpiscano la superficie terrestre.

«Avrebbero dovuto prendere precauzioni più adeguate per prevenire eventuali danni a persone», dice Adur. I residenti di Katol, città di 37 mila abitanti, sono rimasti letteralmente scossi dopo quest’evento. I ricercatori del GSI, hanno raccolto alcuni campioni e continueranno le ricerche per almeno due giorni.

In contemporanea all’impatto delle meteoriti, si è verificata una scossa tellurica di magnitudo 2.1, ma non è ancora chiaro se la causa del sisma sia da imputare all’effetto cumulativo dell’energia sprigionata dalle meteoriti, o ad una semplice coincidenza. Ad una prima analisi di laboratorio le meteoriti presentano una colorazione nera, ricche di silicati con piccole quantità di ferro e nichel.

Uno dei campioni misura 9,5 x 9 x 9,5 cm, con un peso di 700 grammi, e si pensa che abbia causato un “buco” di 8x7x10 cm per terra. Secondo Adur, i frammenti appartengono ad un asteroide di 30 metri disgregatosi per attrito nell’atmosfera terrestre.  «L’asteroide si è disgregato subito dopo l’impatto in atmosfera, e i frammenti hanno colpito la superficie terrestre ad oltre 61200 Km/h. Se non si fosse disintegrato gli effetti sarebbero stati devastanti per le aree locali e non soltanto….», afferma Adur.

asteroide,meteoriteCirca 52.000 anni fa, un asteroide di 100 metri di diametro cadde nel distretto di Buldhana, causando un cratere di 4000 metri di diametro e una profondità di 450 piedi, oggi noto come il Lago Lonar. Gli impatti più importanti della storia dell’India risalgono al 16 Febbraio 1827, quando un uomo rimase ferito, al 27 Settembre 2003 nello stato dell’Odisha, e al 23 Settembre 2008, nello Stato di Tamil Nadu. [MeteoWeb].

 

Secondo la Nasa, l’Italia paese a rischio asteroidi

Proprio qualche giorno fa un asteroide aveva sfiorato la Terra ed era stato ben visibile anche dal nostro paese per qualche minuto. Uno spettacolo davvero unico per tutti coloro che sono appassionati di tutto ciò che riguarda l’universo e lo spazio. Un conto è però ammirarli da lontano, sicuri che non ci farà del male, un altro è sapere che con tutta probabilità, in caso di “pioggia di meteoriti“, l’Italia potrebbe diventare un obiettivo sensibile!

Uno studio della Nasa, insieme all’Università di Southampton, ha stilato la classifica dei dieci paesi più a rischio per un probabile impatto con corpi provenienti dallo spazio. Il Daily Mail ci riposta questa top ten: al primo posto troviamo la Cina, seguita da altri paesi asiatici come l’Indonesia, l’India e il Giappone. In quinta posizione, invece, troviamo gli Stati Uniti d’America, che i film catastrofici ci hanno insegnato essere l’obiettivo preferito di alieni, asteroidi e altre catastrofi. A seguire, ecco le Filippine e, finalmente (o purtroppo dovremmo dire!) c’è Italia (seguita in questa classifica da Regno Unito, Brasile e Nigeria).

Non è bello vedere il nome del nostro paese tra i 10 più a rischio impatto. Impatto che potrebbe causare danni davvero pesanti, sempre secondo quanto riportato dal giornale Daily Mail riportando fonti della Nasa:  «Questo studio mostra che abbiamo iniziato con il piede giusto nel catalogare questi oggetti, quelli che veramente rappresentano un rischio di impatto sulla terra. Ma ne dobbiamo trovare ancora moltissimi». [Hai Sentito?]

 

Ma sarebbe veramente possibile dirottare un meteorite?

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Tra 28 anni, il 5 febbraio 2040, l’asteroide 2011 AG5 (dal diametro di 140 metri), scoperto l’8 gennaio del 2011 potrebbe impattare contro la Terra. Si tratta comunque di valutazioni per fortuna molto parziali, in quanto non si può sapere l’esatta orbita percorsa dall’asteroide: trattandosi di corpi relativamente piccoli, sono soggetti a variare il loro movimento per via di forze gravitazionali. Nella scala Torino dei rischi di impatto, utilizzata internazionalmente, il rischio d’impatto dell’asteroide 2011 AG5 si trova al primo gradino sui dieci livelli previsti; quindi è bassissimo, pari ad appena una sola probabilità su 625.

Non è questo l’unico asteroide che potrebbe minacciare la Terra, in quanto fa parte della numerosa pattuglia di ben 8744 corpi considerati pericolosi (denominati Near Earth Objects), in quanto la loro orbita potrebbe avvicinarsi al nostro Pianeta. Secondo le ultime valutazioni dei tecnici NASA, sarebbe però l’asteroide poc’anzi descritto quello che ha le più alte probabilità di impattare contro la Terra nel febbraio del 2040. Nel settembre del 2013 si dovrebbe avere l’opportunità di fare ulteriori osservazioni dell’asteroide 2011 AG5, quando si troverà in un raggio di 147 milioni di chilometri dalla Terra. Probabilmente fra poco più di un anno si potrà quindi anche definire meglio la sua orbita.

Nessun allarmismo quindi, ma certo la notizia di quest’asteroide ha fatto balzare agli onori della cronaca un rischio comunque su cui l’uomo si potrebbe trovare prima o poi a fare i conti: ecco perché si sta cercando di trovare in tutti i modi le possibili contromisure. Se è vero che asteroidi superiori ai 5 chilometri potrebbero colpire la Terra solamente ogni 6 milioni di anni, quelli più piccoli, non più grandi di 140 metri, che sono poi la maggioranza, possono piovere sul nostri pianeta ogni 5000 anni, e possono causare danni significativi. Già da alcuni anni, le e agenzie spaziali di tutto il mondo stanno studiando il sistema più adatto per deviare eventuali asteroidi che potrebbero colpire la Terra.

Tra i metodi di difesa considerati più efficace vi è quello d’impiegare una serie di specchi lanciati verso l’intruso, per concentrare così in un punto della sua superficie la luce solare, fino ad ottenere una temperatura di 2100 gradi, e a innescare così un processo di vaporizzazione dell’asteroide. Facendo esperimenti sulla Terra con materiali simili a quelli dell’asteroide, si sono potuti appurare risultati incoraggianti.

Si è valutato che basterebbero 10 di questi specchi, della superficie di 20 metri quadrati ciascuno, per riuscire a deviare un asteroide di 150 metri in circa sei mesi. Ovviamente, più grosso è il corpo celeste, più alto il numero di specchi necessari. Basterebbero 100 veicoli spaziali dotati di questi specchi, a risolvere in pochi giorni, tutte le nostre paure, riguardo un eventuale impatto sulla Terra d’uno di queste centinaia di asteroidi. [MeteoGiornale].

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Una pioggia di meteoriti colpisce una cittadina dell’India. Secondo la Nasa, anche l’Italia è a rischio asteroidi. Ma è possibile deviare un asteroide in rotta verso la Terra?ultima modifica: 2012-06-01T23:03:00+02:00da kattolika177
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