La missione di Curiosity potrebbe contaminare Marte. La vita su Marte potrebbe essere portata dalla Terra

curiosity-cratere-gale-02.jpgUno degli scopi principali della missione di Curiosity, è capire se esistono gli ingredienti fondamentali della vita su Marte. Ma da questa nobile motivazione potrebbero provenire problemi da non sottovalutare. Alcuni scienziati della NASA hanno  stimato che sulla struttura di Curiosity potrebbero esserci fino a 250 mila spore batteriche in grado di sopravvivere al lungo viaggio spaziale verso Marte.

Ciò significa che esiste un rischio concreto di contaminazione dell’ambiente marziano con batteri terrestri i quali potrebbero essere i semi di una futura esplosione di vita “aliena” su Marte.

Secondo il Los Angeles Times, la possibile contaminazione del rover è avvenuta ben sei mesi prima del lancio di Curiosity nello spazio. Il rover è stato puntualmente sterilizzato in ogni sua parte, ma pare che alcuni tecnici della NASA abbiano deciso di apportare delle modifiche ad uno degli strumenti del rover senza eseguire una successiva sterilizzazione.

Secondo le procedure della NASA, gli interventi tecnici sul rover non sarebbero dovuti essere eseguiti senza l’autorizzazione di una degli scienziati responsabili del progetto. Dai resoconti giornalistici, pare che Catharine Conley, Planetary Protection Officer, non sia stata consultata prima dell’intervento tecnico. “Non avrebbero dovuto farlo senza di me”, ha dichiarato la Conley. “Non è nostra responsabilità se non hanno seguito le procedure”.

Le procedure richiedono una meticolosa sterilizzazione di ogni parte del rover, soprattutto le ruote. La precauzione viene presa per consentire al rover di esplorare l’acqua o il ghiaccio senza il rischio di contaminazione. Ora gli scienziati sperano che Curiosity non ne trovi sul suo percorso, perché se così fosse, i batteri terrestri avrebbero a disposizione un ambiente ideale nel quale prosperare e riprodursi.

“La probabilità di trovare acqua o ghiaccio nei pressi del cratere Gale non era molto significativa”, spiega David Lavery, direttore del programma per l’esplorazione del Sistema Solare presso la sede della NASA. “Certo, c’è sempre la possibilità che Marte ci sorprenda”.

Non c’è dubbio che l’incidente rischia di creare una frattura nella NASA tra gli ingegneri e gli scienziati, soprattutto se Curiosity dovesse trovare l’acqua: “Sarebbe un giorno molto triste per la NASA. Se Curiosity trovasse acqua in superficie, saremmo costretti a girarle intorno senza possibilità di analizzarla”, spiega John D. Rummel, professore di biologia presso la East Carolina University.

Quasi tutti sperano che le 150 mila spore batteriche siano morte a causa delle condizioni estreme dell’ambiente marziano, sul quale insistono temperature estremamente gelide, intense radiazioni ultraviolette e un’atmosfera per lo più composta di anidride carbonica. Ma gli scienziati, negli ultimi anni, hanno imparato che alcune forme di vita sulla Terra sono capaci di vivere in ambienti molto più estremi dello spazio e della superficie di Marte. La contaminazione di un pianeta rappresenta un grande problema etico per gli scienziati, oltre che ad essere un problema dal punto di vista pratico.

“Continuamo a imparare sempre più cose su Marte”, ha dichiarato Bruce Betts, un portavoce della Planetary Society di Pasadena. “Potrebbe non essere poi così tragico se qualche spedizione futura dovesse scoprire che la vita su Marte si è originata dalla Terra”. Sicuramente non sarebbe una tragedia, ma impedirebbe di capire se il fenomeno della vita è una prerogativa solo della Terra o, invece, è un fenomeno che si ripete in ogni angolo dell’Universo. Possiamo solo sperare che questa faccenda si concluda con un lieto fine, per evitare che nella galassia la nostra fama di “inquinatori di pianeti” si rafforzi ulteriormente.

La missione di Curiosity potrebbe contaminare Marte. La vita su Marte potrebbe essere portata dalla Terraultima modifica: 2012-09-17T14:05:00+02:00da admin
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