La strana roccia piramidale di Marte: i risultati delle analisi di Curiosity

roccia-marziana-piramide.jpgLe rocce marziane riservano parecchie sorprese, in questi giorni. Proprio ieri abbiamo pubblicato un post dedicato al meteorite Tissint, appunto un pezzo di Marte caduto sulla Terra, oggi si scopre qualcosa di più sulla prima pietra del pianeta rosso toccata dal rover Curiosity, di cui i ricercatori che seguono la missione hanno diffuso un primo profilo chimico.

La roccia (grande più o meno come un pallone da calcio e battezzata “Jake Matijevic” in onore del capo ingegnere di Curiosity, deceduto quest’estate)  è stata studiata usando due strumenti scientifici di cui è dotato il rover, l’Alpha Particle X-Ray Spectrometer (APXS) e lo strumento Chemistry and Camera (ChemCam). 

roccia-marziana-piramide-2.jpgLa roccia non ha la tipica composizione della superficie marziana: è ricca di una classe di minerali chiamati feldspati, ma povera di ferro e magnesio. Come spiega Edward Stolper del California Institute of Technology, co-investigatore di Curiosity “la roccia è chimicamente simile a una rara ma ben nota varietà di rocce ignee presenti sulla Terra nelle zone vulcaniche.

Proprio questo aspetto della Jake Matijevic [Foto originale NASA] ha più stupito gli scienziati: sulla Terra, questo tipo di roccia deriva tipicamente dalla cristallizzazione di magma ricco di acqua, a pressioni elevate. “Avendo per ora un solo campione marziano è difficile dire se anche là questo tipo di roccia sia prodotta dagli stessi processi, ma quello è un buon punto di partenza per studiarla” conclude Stolper. 

I dati ottenuti dalle prime analisi con la ChemCam sono stati così particolari che gli scienziati hanno voluto verificarli più volte: molti ciottoli e rocce più grandi sono ricche di potassio, sodio e rubidio. Questa è sicuramente una composizione inaspettata.

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Nell’immagine sono segnate le due aree di studio: i punti rossi indicano dove la roccia è stata colpita dal laser della ChemCam di Curiosity, il 21 e il 24 settembre (sol 45 e 48). Le foto circolari più chiare sovrapposte in bianco e nero sono state riprese con la ChemCam. I cerchi viola indicano invece i punti ispezionati con lo spettrometro Alpha Particle X-ray.

Jake Matijevic è una strana roccia marziana”, ha detto Ralf Gellert della University of Guelph in Ontario, Canada. “E’ ad alto contenuto di elementi coerenti con i feldspati, povera di magnesio e ferro”. La ChemCam ha analizzato 14 diversi punti della roccia, trovando composizioni uniche per ciascuno.

Ma la domanda è, cosa c’è dentro a Jake Matijevic?

Rispetto alle precedenti rocce trovate su Marte, Jake Matijevic è a basso contenuto di ferro e magnesio ma ad alto contenuto di elementi come sodio, alluminio, silicio e potassio, che spesso rappresentano i feldspati. In percentuali più basse ha anche nikel e zinco. Questi risultati indicano la sua origine ignea o vulcanica.

La composizione di Jake è molto simile alle rocce magmatiche terrestri: potrebbe esseri formata ad una pressione di 1000 – 2000 bar, in profondità, probabilmente in una camera magmatica. Ora, tutta l’attenzione del team è rivolta alle operazioni di raccolta dei primi campioni di suolo marziano: nonostante lo stop imprevisto causato dal misterioso piccolo oggetto brillante apparso vicino a Curiosity nei giorni scorsi, poi giudicato innocuo, le attività del rover stanno procedendo al meglio e lasciano sperare in grandi risultati. [Fonte].

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La strana roccia piramidale di Marte: i risultati delle analisi di Curiosityultima modifica: 2012-10-15T09:09:00+02:00da admin
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