Sars arabica: il virus sconosciuto che allarma il mondo

pandemia-sars-arabia.jpgUn nuovo coronavirus è stato individuato in Giordania, Gran Bretagna, Germania e Francia. In Arabia Saudita, dove è stato registrato il primo caso della malattia sconosciuta, si è svolta una conferenza speciale nella quale i partecipanti non hanno nascosto le loro preoccupazioni sul fatto che i dati sembrano confermare l’ipotesi che il contagio del nuovo cornavirus possa diffondersi tra gli esseri umani.

Haled Margalani, consigliere del ministro della sanità pubblica dell’Arabia Saudita, così ha detto a “La Voce della Russia”:

“Questo coronavirus, che ha causato quindici morti in Arabia Saudita, non assomiglia a nessuno dei virus esistenti. Per ora contro, lo stesso non sono stati trovati né vaccini, né farmaci efficaci. Non solo, ma la nostra medicina non è in grado di determinare i suoi sintomi. Questa è la cosa più terribile in quanto non sappiamo come ammonire la popolazione”.

Pare che quando i pazienti arrivino in ospedale, si lamentino solo dell’alta temperatura e di una tosse molto forte. Poi, nel corso della visita viene sempre rivelata la lesione dei due polmoni contemporaneamente. Qualche tempo dopo i pazienti hanno già bisogno di rianimazione e di ossigeno artificiale.

L’unico aspetto positivo consiste nel fatto che per il momento una condizione indispensabile del contagio è un contatto prolungato. L’attuale recrudescenza della malattia è stata già definita “SARS saudita”.

Gli specialisti ritengono tale denominazione non del tutto corretta, ma sono allarmati da altre cose. Secondo l’opinione Gregory Hurtle, medico dell’ufficio delle relazioni pubbliche dell’Organizzazione mondiale della sanità:

“L’enigma principale è da chi e per quali vie avviene il contaggio. Lavoriamo per chiarirlo. Ma in otto anni di lavoro non abbiamo accertato niente. E fino a quando non lo chiariremo, non potremo interferire nel processo di trasmissione del virus tra uomini.

Il virus è molto pericoloso. La mortalità superà infatti il 60%. Forse, è più bassa, visto che non abbiamo prelevato provini di sangue in casi leggeri individuati. Non sappiamo ancora molte cose su questo virus”.

Stando agli specialisti, se il virus continuerà la propria mutazione, la sua diffusione può trasformarsi in una pandemia mortale. Jurij Ghendon dell’Istituto di ricerca sui farmaci antivirali, rileva la causa principale, secondo il suo parere, dell’allarme:

“Il vecchio virus non si trasmetteva tra uomini. Ma il vecchio virus provocava una malattia di media gravità, con una mortalità molto bassa, anche se con determinate complicazioni. Ed invece, questo cornavirus, che si trasmette tra uomini, provoca malattie molto serie che possono avere un esito letale”.

Mentre i medici esplorano il “SARS saudita”, dalla Cina arriva un’altra minaccia. Si tratta nuovamente della cosiddetta influenza degli uccelli. Ma questa volta di un suo nuovo ceppo, diverso da H5N1 il quale ha provocato un panico 8 anni fa. 

L’Organizzazione mondiale della sanità informa che il nuovo ceppo è stato denominato H7N9. Per il momento questo virus non si trasmette tra uomini. Ma, come si usa dire, è solo una questione di tempo.

Risulta quindi che il mondo è minacciato da una duplice pandemia, ossia dal coronavirus orientale e dall’influenza degli uccelli cinese. Alcuni esperi ritengono non casuale questa coincedenza. Il filosofo e politologo Vladimir Dughin dice:

“Lo ritengo del tutto possibile in quanto il capitalismo globale si fonda sul ricavo dell‘utile. E per poter ricavare l’utile sono adatti tutti i mezzi.

Tradizionalmente l’uccisione della gente è stata una voce di profitto per chi scatenava guerre e le finanziava. Per cui non dovrà meravigliare se si rivelerà che qualche virus sia stato lanciato artificialmente”.

Del resto, alcuni ricercatori sostengono che le cause dell’insorgenza di sempre nuove malattie siano di carattere naturale. La natura tende, infatti, all’equilibrio. Se una specie animale (in questo caso la specie umana) comincia a prevalere troppo sul pianeta, lo stesso pianeta cerca in ogni modo di ridurne la consistenza numerica.

È la prima cosa che viene in mente dopo la conoscenza delle notizie che pervengono dalla Cina, dall’Arabia Saudita e da paesi meno esotici dal punto di vista degli europei.

Sars arabica: il virus sconosciuto che allarma il mondoultima modifica: 2013-05-17T15:57:00+02:00da admin
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