Terza Guerra Mondiale: Beppe Grillo, l’Onu e i rischi reali

beppe-grillo-terza-guerra-mondiale-01.jpgQuando fu chiesto a Albert Einstein come si sarebbe combattuta la terza guerra mondiale, egli rispose di non saperlo, ma sapeva che la quarta sarebbe stata combattuta con le pietre.

Ma in questi giorni, Beppe Grillo, leader carismatico del Movimenti 5 Stelle ha dato una risposta a quella domanda, dicendo che la terza guerra mondiale è attualmente in corso e si sta combattendo a suon di “banche, finanza e politica”. E se Beppe Grillo avesse ragione?

Eppure, secondo l’Onu, i rischi reali di un conflitto bellico tradizionale (armato) che coinvolga l’intero pianeta sono ancora molti alti, soprattutto per l’alta tensione che si registra in Medio Oriente, e con Usa e Russia pronte a intervenire in Siria. 

L’Onu ha dichiarato che esistono motivi fondati per ritenere che in Siria si stiano utilizzando armi chimiche. Questa eventualità è stata confermata anche dal governo francese.

Stati Uniti e Russia sarebbero pronte a intervenire, ma il Palazzo di Vetro cerca di prender tempo per scongiurare l’intervento delle due superpotenze, che potrebbe condurre a un conflitto mondiale. Insomma, cosa dobbiamo aspettarci per il futuro non troppo lontano?

“C’è la Terza guerra mondiale, ma non la fanno con i carri armati, la fanno con le banche, la finanza e la politica”: l’ultimo affondo di Beppe Grillo viene lanciato durante un incontro elettorale a Ragusa, in Sicilia, dove l’ex comico si trovava per sostenere Federico Piccitto al ballottaggio di domenica e lunedì. 

Ma ipotizziamo per un momento che questa frase non l’abbia detta Grillo, ma che sia un messaggio nella bottiglia di cui non si conosce la fonte: quindi discutere di Grillo, del suo Movimento, delle epurazioni, dei referendum in rete, delle scelte politiche, di Berlusconi, di D’Alema ecc. non servirebbe più. 

Sparisce il messaggero, resta appunto il messaggio, anche senza riferirlo necessariamente a chi eventualmente fosse ritenuto credibile più di Grillo, ossia Napolitano, Letta, Berlusconi, Epifani, Alfano, Renzi e via andando. Scegliete voi come più vi aggrada…

Giovedì scorso sono stati polverizzati 230 miliardi sui mercati azionari e obbligazionari europei: perché? Perché Obama ha dichiarato guerra a Putin o alla Cina? No. Allora perché “semplicemente” la Siria si è trasformata da campo di battaglia nazionale in teatro di guerra vera, con interventi militari di Turchia, Iran, Israele ecc.? No, non ancora e auguriamoci che non accada. 

Invece la Fed Usa ha chiuso per l’immediato futuro i rubinetti alla liquidità internazionale, e quindi questa specie di risiko Bce, banche internazionali e italiane, giro di soldi della nostra “stretta finanziaria” giugulare avviata non per far ripartire l’economia abbassando il deficit pubblico e ricominciando a generare lavoro e bensì per tenere in piedi il “teatrino” dei mercati e dello spread sotto controllo, questo risiko dicevo si frantuma, con morti e feriti finanziari sul campo. Delle Borse. Ma anche nostro.

beppe-grillo-terza-guerra-mondiale-02.jpgDi fronte a questo cartello di (economia di) carta che viene giù, qualcuno (abbiamo detto di non sapere chi è ma solo ciò che viene detto) ammonisce: è la “terza guerra mondiale, ma non la fanno con i carri armati, la fanno con le banche, la finanza e la politica, in cui i detentori della ricchezza su scala planetaria stanno facendo a pezzi i risparmiatori, i cittadini, la vita delle persone senza uno straccio di idea di futuro collettivo. 

E’ vero, non è vero? La domanda mi pare questa, non altre, e nessuno sembra porsela se non qualcuno che antidemocraticamente è su tutte le prime pagine non solo italiane per il suo comportamento “caudillesco” sub specie telematica…

Nel frattempo dalla Grecia europea alla Turchia sulla soglia, manifestazioni di ribellione senza tregua. Nel frattempo di là dall’oceano il popolo più calcistico ma evidentemente non del tutto calcistizzato (come avviene da noi…) del mondo scende in strada (un milione, una marea umana secondo le cronache) in Brasile contro le spese per gli stadi…Cosa che in Italia non è mai accaduta  e sembra impossibile che accada…E cito solo i segnali più evidenti nella comunicazione planetaria…

E di fronte a un tale casino, foriero per il presente e per il futuro di ulteriori sprofondamenti, davvero ce la sentiamo di porre al centro della vita italiana gli errori e i limiti di Grillo? Sempre il dito che indica la luna e mai una luna a rischio sbriciolamento?i….!!! [Oliviero Beha su notizie.tiscali.it]

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Terza Guerra Mondiale a un passo?

La denuncia arriva dalle Nazioni Unite, le quali hanno reso noto come esistano “motivi fondati” per ritenere che in Siria si stiano utilizzando armi chimiche, seppure in quantità limitata. Una conferma questa, che andrebbe ad avallare i timori che nei mesi sono stati esposti da più fronti.

Tra chi incolpava dell’utilizzo di veleni i lealisti e chi invece puntava il dito contro i ribelli, anche il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama s’era messo in allarme, dichiarando che se l’utilizzo fosse stato provato, le forze americane sarebbero intervenute.

Per fare luce sull’avvenuto, l’Onu ha incaricato recentemente una Commissione ad hoc, la quale ha dovuto indagare sulle eventuali violazioni dei diritti umani e sull’utilizzo di armi tossiche nel conflitto che ormai da due anni si sta trascinando, provocando oltre 70mila morti.

Come spiega il resoconto pubblicato su articolotre.com, sebbene si supponga che sia stato utilizzato il Sarin, il micidiale gas che agisce sul sistema nervoso, non è stato possibile determinare con esattezza quali siano le sostanze adoperate, così come chi, effettivamente, ne abbia fatto uso. Anche se, ovviamente, i sospetti ricadono sui militari in forza a Bashar al Assad, anche in relazione alle numerose denunce ricevute da parte dei ribelli.

beppe-grillo-terza-guerra-mondiale-03.jpgLe indagini della Commissione, presieduta dal brasiliano Paulo Pinheiro si sono concentrate principalmente su quattro episodi d’attacco: quelli di  Khan Al-Asal e di Oteiba, entrambi del 19 marzo, quello che ha visto colpire il quartiere di Aleppo, Sheikh Maqsud il 13 aprile e, infine, quello di Saraqeb del 29 dello stesso mese.

Secondo i commissari, quasi sicuramente in queste occasioni sono state utilizzate armi chimiche, sebbene anche “altri incidenti rimangono sotto inchiesta”.

La difficoltà nel trovare risposte soddisfacenti e definitive nasce dal fatto che le Nazioni Unite non sono ancora in grado di poter effettuare analisi sui campioni di terra dei siti in cui si teme possano essere state utilizzate le armi chimiche, in quanto il regime ha fin’ora impedito agli ispettori dell’Onu di accedere nel Paese.

Per adesso, dunque, le conferme hanno origine soltanto dalle dichiarazioni e dalle testimonianze dei rifugiati, dei medici e dei feriti siriani. Nonchè dal governo francese, che proprio ieri ha annunciato di possedere prove inconfutabili al riguardo.

Il Ministro degli Esteri, Laurent Fabius, ha infatti dichiarato che la Francia ha effettuato alcune analisi su dei campioni raccolti in Siria ad aprile e, in essi, è stata riscontrata la presenza dell’agente chimico del sarin.

Queste rivelazioni sono state inserite in un report, ora in mano all’Onu, nel quale vengono passati in rassegna anche diversi casi di tortura e massacri ai danni dei bambini, le vittime preferite di questa guerra.

Se tutto ciò risultasse vero, allora l’intervento delle grandi potenze sarebbe ad un passo. Gli Usa, infatti, partirebbero alla volta della Siria schierandosi con i ribelli, scontrandosi, di conseguenza, con la Russia che appoggia Assad.

Un’eventualità, questa, che farebbe tremare il mondo e, proprio in virtù di ciò, ci si augura che l’incontro che si terrà prossimamente a Ginevra, tra le due superpotenze, possa in qualche modo sciogliere le tensioni che aleggiano, intensificatesi dalla richiesta d’embargo per l’opposizione, voluta da Putin.

In questa panoramica, e in previsione di un’eventuale terza guerra mondiale, il Palazzo di Vetro cerca di frenare e prender tempo, ricordando che è necessario, prima di tutto, che “il gruppo di esperti Onu, guidato dal professor Sellstrom, possa condurre indagini sulle armi chimiche e biologiche, avendo possibilità di entrare liberamente in Siria”, procrastinando dunque le strategie degli stati esteri a una volta che saranno ottenuti riscontri definitivi.

Terza Guerra Mondiale: Beppe Grillo, l’Onu e i rischi realiultima modifica: 2013-06-22T17:03:04+02:00da admin
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