Non c’è dubbio: l’estate 2011 risulta essere particolarmente vivace per quanto riguarda la vita del nostro sistema solare. Varie notizie tra Giugno e Luglio si sono rincorse accendendendo la fantasia e l’immaginazione dei cybernaviganti: i razionalisti hanno trovato nuove sfide per comprendere la natura dei fenomeni naturali; i millenaristi hanno trovato nuova linfa per le loro teorie catastrofiste sulla fine del mondo del 2012 e del passaggio di Nibiru; fatto sta, che i fatti in questione risultano essere particolarmente affascinanti. Vediamo nel dettaglio:
1) Nuvole strambe sul pianeta Terra
Nubi nottilucenti si manifestano nel cielo di Edmonton, in Canada. Queste nubi color blu elettrico si osservano a latitudini sempre più a sud e gli astronomi non sono ancora riusciti a spiegare perché. Tuttavia nella bellezza di questo fenomeno atmosferico c’è poco di misterioso. Chi ama osservare il cielo e vive nell’emisfero settentrionale è avvisato: tra la metà di maggio e fine agosto le nubi nottilucenti sono molto comuni, perciò nessuna teoria complottistica sulle Scie Chimiche.
Fonte: National Geographic
2) Tempesta immensa su Saturno
Come un cane che si morde la coda, una gigantesca tempesta su Saturno ha cinto, come un anello, il pianeta famoso proprio per i suoi anelli. L’immagine è stata scattata dalla sonda Cassini lo scorso 25 febbraio, ma è stata pubblicata negli ultimi giorni.
Durante la tempesta, Cassini ha rilevato fulmini che emettevano onde radio 10.000 volte più potenti rispetto a quelle che scaturiscono dai fulmini terrestri. Secondo un nuovo studio pubblicato su Science, questo fenomeno potrebbe essere dovuto al fatto che Saturno, per motivi ancora sconosciuti, conserva la sua energia elettrica per decenni per poi rilasciarla in grandi tempeste come questa.
Fonte: NASA
3) Incredibile esplosione sulla superficie del Sole
Lo scorso 7 giugno 2011, la sonda solare SOHO ha registrato una gigantesca eruzione sulla superficie del nostro Sole causata da un brillamento solare ma emettendo nello spazio la maggior quantità di materiale solare mai osservata. Ciò che ha colpito gli scienziati non è tanto la potenza del brillamento quanto la quantità di materiale emesso nello spazio, che si è espanso per poi ricadere su circa la metà della superficie dell’astro. Tale fenomeno è noto come eiezione di massa coronale (CME).
“Non avevamo mai visto una CME così grande, ci cha colti completmante impreparati”, afferma Phillip Chamberlin, astrofisico del Solar Dynamics Observatory (SDO) della NASA, una delle molte sonde spaziali che hanno registrato l’evento. Secondo lo scienziato americano, il volume dell’esplosione ha riempito uno spazio centinaia di volte più vasto del pianeta Terra (circa 75 volte la massa terrestre).
In futuro, avvertono gli scienziati, queste esplosioni potrebbero aumentare, con il rischio di conseguenze per la Terra. Il ciclo di attività del Sole, della durata di 11 anni e alimentato dai campi magnetici sulla superficie della stella, raggiungerà il suo picco tra la fine del 2013 e l’inizio del 2014, con il rischio di tempeste solari davvero potenti e il rischio di danni alle reti elettriche e ai satelliti.
Fonte: SOHO
Di seguito proponiamo alcuni video tratti dalle registrazioni delle varie sonde solari:
1) SOHO – AIA
2) SOHO – LASCO C2
3) SOHO – COR
4) STEREO – COR
5) STEREO – COR 2
6) STERO – COR 3