Vulcani di tutto il mondo in lento ed inesorabile risveglio. Il Giappone è alle prese con una delle eruzioni più violente del vulcano Sakurajima, nel sud dell’isola di Kyushu.
La Russia, nella regione della Kamčatka deve vedersela con una violenta eruzione del vulcano Karymskij.
Anche la Grecia potrebbe dover affrontare un’emergenza vulcanica: pare che la caldera di Santorini stia dando segni di un vigoroso risveglio.
Il vulcano Sakurajima in Giappone
In Giappone nei giorni scorsi ha iniziato a eruttare, con un’improvvisa e violenta esplosione, il vulcano Sakurajima, nel sud dell’isola di Kyushu. Diverse esplosioni vulcaniche hanno espulso grandi quantità di bombe laviche, alcuni di 50 cm di diametro, lanciate fino a 2 km di distanza. Pennacchi di cenere hanno raggiunto una quota modesta di 2,5 km secondo il VAAC di Tokyo. Secondo varie agenzie di stampa l’eruzione che è stata videoregistrato questo Lunedì sarebbe la più grande e violenta dal 2009.
Il vulcano Sakurajima è famosissimo in Giappone per quanto accadde l’11 gennaio 1914, quindi esattamente 98 anni e due mesi fa. Una furiosa eruzione, infatti, seppellì di lava e cenere i villaggi che circondavano il vulcano uccidendo centinaia di persone. E’ stata l’eruzione più violenta degli ultimi 150 anni in Giappone: ecco perchè i giapponesi in questi giorni stanno dando grande risalto al “risveglio” del Sakurajima, costantemente monitorato.
Il vulcano “Karymskij” in Kamčatka
Violenta intensificazione dell’eruzione di Karymskij. Il vulcano russo, la cui altezza è di 1536 metri, è uno dei vulcani più attivi in Kamčatka. La sua ultima eruzione avvenne nel gennaio del 1996 e sta continuando ancora fino ad oggi. Nella giornata di ieri le ceneri del vulcano hanno raggiunto la quota di 3400 metri. Dalle pendici del vulcano sta colando della lava incandescente.
A causa dell’eruzione del vulcano Karymskij, nella penisola di Kamčatka, è stato assegnato “il codice arancione”, uno dei punteggi più bassi per la navigazione aerea. Fonte.
In Grecia il Vulcano Santorini sta per risvegliarsi?
L’isola greca è stata sito di una delle più massicce eruzioni vulcaniche della storia 3600 anni fa. Quell’eruzione, che ha creato tsunami di 12 metri di altezza, può aver generato la leggenda della città perduta di Atlantide. L’ultima eruzione del vulcano è avvenuta nel 1950, anche se su scala molto più piccola.
I sistemi GPS, con dei sensori posti sulla caldera, hanno rilevato un nuovo movimento, dopo decenni di tranquillità. La terra attorno alla caldera si sta deformando, o espandendo verso l’esterno, come riferito dai in un articolo della rivista Geophysical Research Letters. I sensori si sono mossi da 5 a 9 centimetri dal gennaio 2011, secondo il ricercatore Andrew Newman, un geofisico presso il Georgia Tech di Atlanta.
Nello stesso periodo, la camera magmatico sotto Santorini si è gonfiata di quasi 14 milioni di metri cubi. Newman ei suoi colleghi dicono che è improbabile che la deformazione della caldera sia presagio di una eruzione. Un’eruzione potrebbe generare tsunami locali all’interno dell’arcipelago di Santorini danneggiando il porto e interrompendo il traffico delle navi. Anche se il vulcano non dovesse eruttare, lo spostamento della caldera potrebbe aumentare il rischio di terremoti, e le scogliere dell’isola sono vulnerabili. Fonte.
Il Super-Vulcano che fa tremare l’Europa
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