Un virus sconosciuto mette in guardia la Russia – L’Europa, invece, se la prende con calma!

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All’inizio di quest’anno, in tutta l’Europa occidentale si è diffusa un’ondata di nuove malattie provocate da un virus sconosciuto, soprannominato Schmallenberg, dal nome della città tedesca dov’è stato rilevato. Le prime ricerche hanno dato un risultato non rassicurante: il virus può provocare, nei giovani esemplari di ovini, difetti nello sviluppo. 

Il Servizio Federale Russo per il controllo Veterinario e Fitosanitario ha temporaneamente vietato l’importazione dall’Unione Europea di bovini e suini. È stata fatta un’eccezione solo per il bestiame di razza sottoposto, all’ingresso in Russia, ad un controllo veterinario approfondito. La causa del veto temporaneo è lo scoppio, in Unione Europea, di due virus: Schmallenberg e Febbre catarrale, pericolosi per la vita degli animali. Casi di malattie nell’uomo non sono stati ancora riscontrati. 

Per questo nel Vecchio Continente l’azione delle Autorità russe sono state giudicate insensate. Ma gli specialisti russi ritengono che non ci si possa comportare in maniera negligente nei confronti di malattie poco studiate, dice il segretario stampa dell’agenzia zooprofilattica statale russa, Aleksej Alekseenko:

«Questa malattia è particolarmente pericolosa proprio per il fatto di essere poco conosciuta. In passato essa non si è mai presentata. Le conseguenze risultano piuttosto tragiche: muore fino al 50% delle figliate di mucche, capre e pecore. Qui non abbiamo ricevuto finora una dimostrazione convincente del fatto che il virus non è pericoloso per l’uomo. In una situazione simile non potevano continuare l’importazione. Nei confronti dei suini esistono altre ragioni. In quel caso non sono state rispettate regole veterinarie di base per la fornitura di maiali vivi in Russia. Per questo sono state applicate tali misure restrittive».

Il Servizio Federale Russo per il controllo Veterinario e Fitosanitario non è giunto subito a questa decisione. Fonte di preoccupazione da noi sono, in generale, le azioni dei paesi europei nei confronti di questo problema, dice Aleksej Alekseenko: «Quando si è tenuto da noi il primo incontro su questo tema, la prima domanda che abbiamo posto è stata: quali misure restrittive hanno imposto da loro? Hanno limitato il trasferimento degli animali dalle zone infette ? La risposta è stata un no. Non hanno voluto turbare i commerci e gli animali hanno potuto diffondersi, privi di controllo, su tutto il territorio dell’Unione Europea. Le conseguenze di questo possono essere tra le più inaspettate».

(La Voce della Russia)

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Un virus sconosciuto mette in guardia la Russia – L’Europa, invece, se la prende con calma!ultima modifica: 2012-04-05T00:05:00+02:00da kattolika177
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