Il mistero dell’oggetto infuocato precipitato sul Monte Bianco

oggetto-monte-bianco-01.jpgSono in corso le ricerche da parte del Soccorso alpino valdostano e della Guardia di finanza di Entreves di un oggetto infuocato, simile a una sagoma di mongolfiera, visto precipitare ieri sera nella Val Ferret, nel massiccio del Monte Bianco, in Valle d’Aosta. Le ricognizioni effettuate fino ad ora hanno dato esito negativo. Alla Guardia di finanza risulta che ieri non ci sia stato alcun decollo di aerostati dagli aeroporti del circondario e al momento non sono giunte segnalazioni di scomparsa.

“Erano circa le 17.30 di ieri, ero insieme ad altre due persone quando abbiamo visto un grosso pallone scuro a circa 500 metri di altezza da cui uscivano delle fiamme che si sono poi spente e l’oggetto è caduto al suolo”. Così Enrico Bonora, gestore di un noleggio sci nella Val Ferret, in località Planpincieux (Courmayeur) racconta all’ANSA l’avvistamento di ieri sera. 

Potrebbe essere un pallone sonda, impiegato in ambito meteorologico e in grado di volare anche per alcuni giorni, la presunta mongolfiera caduta ieri sera in Val Ferret (Courmayeur) e avvistata da tre persone per le fiamme sprigionate in aria.

“Considerato il fuoco che i testimoni riferiscono di aver visto – spiega Nello Charbonnier, più volte campione italiano di volo in mongolfiera e titolare di un’azienda che opera da 25 anni nel settore aeronautico – potrebbe trattarsi di un pallone riempito a idrogeno, gas infiammabile, al contrario dell’elio piu’ comunemente usato. Tuttavia nella zona non ci sono tralicci dell’alta tensione che avrebbero potuto scatenare la combustione e non ho segnalazioni di fulmini nel pomeriggio di ieri”.

In contatto con diversi colleghi e esperti di Francia, Svizzera e altri paesi europei, Charbonnier spiega però di “non avere notizie di palloni sonda dispersi negli ultimi giorni”. Difficile inoltre affermare che si tratti di una Wmongolfiera, dalla quale ogni ora si deve fornire via radio all’ente preposto la propria posizione, altrimenti – aggiunge con riferimento all’Italia – trascorsi altri 60 minuti, scatta automatica la macchina delle ricerche”.

E anche nel caso di un volo non autorizzato “l’equipaggio a terra avrebbe comunque segnalato l’aerostato disperso”. Domani, in base alla situazione meteorologica, la Guardia di finanza di Entreves (Courmayeur) e il Soccorso alpino valdostano valuteranno se riprendere le ricerche in elicottero e a piedi. La zona da perlustrare e’ ampia e la visibilita’ oggi era scarsa.

 

Visione delle stelle cadenti

Allertata, la Guardia di finanza di Entreves ha intrapreso le ricerche con il gruppo di Soccorso alpino, sospendendo però a causa del maltempo e delle nevicate in quota. “Non ci sono giunte segnalazioni – spiegano dalla caserma di Entreves – né di velivoli, che possano essere partiti ieri pomeriggio, né di persone scomparse. Nessuna segnalazione è arrivata dalla Francia”.

Una seconda ipotesi sull’oggetto non identificato potrebbe arrivare dal mondo degli astrofili, dal momento che è prevista da tempo una pioggia di stelle cadenti, le Tauridi prodotte dalla coda della cometa Enke, che anticiperebbe quella più “tradizionale” delle Leonidi. Cadute di oggetti luminosi sono infatti previste fra il 5 e il 13 novembre, con una punta proprio fra il 10 e il 12.

“C’è in effetti la possibilità di avvistamenti al di fuori della pioggia di stelle cadenti – commenta il fisico Guido Cossard, presidente degli archeoastronomi valdostani – Un singolo oggetto può essere avvistato anche in momenti lievemente diversi rispetto allo sciame”. “Molto spesso queste osservazioni sono impressionanti e provocano notizie a catena, come è accaduto anche poco tempo fa – aggiunge Marina Muzi, direttrice dell’Osservatorio Astronomico G.D. Cassini di Perinaldo (Imperia) – Si vede una cosa che sembra incendiata: se persiste può essere un bolide, vale a dire una pietruzza, un meteorite di un paio di centimetri. Se si è fortunati, e non colpisce auto o persone, si può trovarla a terra, oppure può scomparire di colpo perché si è disintegrata. A volte si sente anche un boato. Per quanto impressionanti sono fenomeni che avvengono”. [Fonte].

Il mistero dell’oggetto infuocato precipitato sul Monte Biancoultima modifica: 2012-11-10T21:18:48+01:00da admin
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