In una rapida valutazione del rischio, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie ha riferito che 25 casi della malattia – chiamata anche febbre spaccaossa per i forti dolori che può provocare – sono stati identificati altrove in Europa in viaggiatori di ritorno da Madeira.
“Vista la drammatica espansione della trasmissione endemica della dengue globalmente negli ultimi 20-30 anni e l’alto numero di visitatori a Madeira, il focolaio è grosso e costituisce un evento significativo per la salute pubblica”, ha dichiarato il Centro europeo per la prevenzione in una nota.
Da quando il focolaio è partito all’inizio di ottobre, sono stati riportati 1.357 casi a Madeira, di cui 669 confermati in laboratorio e 688 probabili. Ottantanove persone sono state ricoverate in ospedale ma finora non si registrano vittime.
La febbre dengue, più conosciuta semplicemente come dengue, è un’infezione virale tropicale causata dal virus Dengue, che può provocare una serie di sintomi, che vanno dalla leggera influenza a problemi più seri come cefalea, dolore muscolare e articolare, oltre al caratteristico rash simile a quello del morbillo.
In una piccola percentuale dei casi si sviluppa una febbre emorragica pericolosa per la vita, con trombocitopenia, emorragie e perdita di liquidi, che può evolvere in shock circolatorio e morte. Il veicolo più efficiente della malattia, la zanzara Aedes aegypti, ha una presenza stabile a Madeira, arcipelago a nord delle Canarie nell’Atlantica. [Fonte].