Il diluvio biblico è realmente accaduto: ecco le prove di Robert Ballard

diluvio-ballard-00.jpgLa storia dell’Arca di Noè potrebbe essere vera? Robert Ballard, direttore e professore di oceanografia all’Istituto di Archeologia Oceanografica dell’Università di Rhode Island, molto noto per i sui lavori di ricerca in archeologia subacquea, divenuto famoso in tutto il mondo per le scoperte e localizzazioni dei relitti del RMS Titanic nel 1985, afferma di aver trovato le prove di un immensa inondazione avvenuta intorno al 5600 a.C. nella regione del Mar Morto.

Un diluvio di proporzioni apocalittiche, proprio come quello narrato dalla tradizione biblica dell’Arca di Noè, potrebbe essere realmente accaduto. Ad affermarlo è Robert Ballard in una intervista rilasciata alla ABC News, che con il suo team ha scoperto prove evidenti che suggeriscono che il Diluvio Universale descritto nella Bibbia potrebbe essere basato su eventi realmente accaduti.

Ballard è partito dalla controversa teoria di due ricercatori della Columbia University secondo la quale il Mar Nero è la dimostrazione più evidente di quel lontano cataclisma narrato dalla Antico Testamento (e in forme assai simili da molti altri testi sacri di antiche civiltà).

Come spiega lo stesso Ballard, circa 12 mila anni fa, gran parte del mondo era coperto di ghiaccio e il Mar Nero è un grande lago di acqua dolce circondato da terreni agricoli. Intorno al 5600 a.C., quando i ghiacciai cominciarono a sciogliersi nel corso di un periodo di riscaldamento globale della Terra, una immensa quantità di acqua cominciò a precipitare verso gli oceani del mondo, causando immani inondazioni in ogni parte del mondo, in particolare

“Nel  Connecticut, dove c’è casa mia, il ghiacciai doveva essere alto più di un miglio e si estsndeva fino al Polo Nord, con un estensione di quasi 15 milioni di chilometri, un bel cubetto di ghiaccio!”, scherza Ballard. “Poi il ghiaccio ha cominciato a sciogliersi. Fu la madre di tutte le alluvioni”.

La ricerca del noto oceanografo segue uno studio del 1997 di Willian Ryan e Walter Pitman che, attingendo a testimonianze archeologiche e antropologiche, stimarono che “sedici chilometri cubi di acqua” venivano versati ogni giorno e che il diluvio continuo per almeno 300 giorni. Furono inondati più di 60 mila chilometri di terreno e il livello del lago salì di centinaia di metri, trasformandosi nell’attuale Mar Nero e causando una migrazione di massa di numerosi specie animali in tutta Europa.

Secondo lo studio dei due ricercatori, la forza dell’acqua era 200 volte superiore a quella delle Cascate di Niagare, spazzando via ogni cosa sul suo cammino.  I risultati sono sostenuti dalla datazione al carbonio e dalle immagini sottomarine ottenute con il sonar. La conclusione è che la storia del diluvio di Noè potrebbe fondarsi proprio su questo evento storico.

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“Siamo andati sul posto a cercare prove dell’alluvione. Non fu un lento avanzare delle acque, un progressivo innalzamento del livello del mare, ma un’inondazione improvvisa: le terre che allora vennero sommerse sono tuttora sommerse”, spiega Ballard alla ABC News.

Infatti, la squadra ha trovato un antica spiaggia sommersa (circa 122 metri sotto la superficie del Mar Nero) che è la prova dell’antica inondazione. Analizzando le conchiglie trovate lungo quel litorale sottomarino con la datazione al carbonio, Ballard ritiene di poter datare il diluvio intorno 5600 a.C.

“Probabilmente è stato un evento terribile”, racconta Ballard. In un attimo, quasi 150 mila chilometri quadrati di terra si trovarono sommersi dalle acque, cancellando migliaia di vite umane, animali e vegetali. E’ verosimile che questo evento sia rimasto talmente impresso nella coscienza dei sopravvissuti da volerlo tramandare di generazione in generazione, fino a cristallizzarsi nel racconto biblico di Noè con connotazioni di tipo religioso.

Nel libro della Genesi, Dio è addolorato dalla corruzione umana e decide di inondare la Terra per rinnovarla. Sarà Dio stesso a dare le istruzioni a Noè per la costruzione della mitica Arca che porterà in salvo la famiglia del patriarca e numerose specie animali. Nella bibbia, l’Arca è descritta come una grossa imbarcazione pari a 300 cubiti di lunghezza ( circa 140 metri).

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Nonostante la squadra di Ballard abbia rinvenuto i resti di un antico naufragio, è improbabile che possa trattarsi dell’Arca di Noè. Nel corso degli ultimi 200 anni, le voci e le rivendicazioni di avvistamenti e ritrovamenti sono state numerose, ma nessuna prova scientifica è stata mai prodotta per provare la sua esistenza.

“Il naufragio che abbiamo scoperto risale al 500 a.C., in pieno periodo classico”, spiega Ballard. “Ma non mi arrendo. E’ solo una questione di statistiche”. Ballard spera di trovare anche le prove del popolo che abitava il mondo che è stato spazzato via dall’inondazione.

Lui è il suo team prevedono di tornare in Turchia la prossima estate. “E’ sciocco pensare di riuscire a trovare la nave”, continua Ballard. “Ma potremo trovare le persone che vivevano in quella zona? Riusciremo a trovare i villaggi che ora si trovano sott’acqua? La risposta è sì”.

Il diluvio biblico è realmente accaduto: ecco le prove di Robert Ballardultima modifica: 2012-12-13T09:42:00+01:00da admin
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