Gli scienziati hanno studiato uno degli angoli più remoti della del Congo dove si dice che gli indigeni passino la maggior parte del tempo sugli alberi in cerca di miele. Dopo approfonditi studi i ricercatori sono stati in grado di stabilire che la gente della tribù pigmea “Twa” ha i piedi con delle caratteristiche uniche che permettono loro di muoversi tra gli alberi insieme con gli scimpanzé.
Gli scienziati hanno scoperto che i membri di questa tribù possono piegare e raddrizzare i piedi con un angolo di 45 gradi, mentre una persona comune è in grado al massimo può raggiungere circa 15 gradi. Questa caratteristica permette ai pigmei di arrampicarsi e muoversi tra gli alberi con agilità.
Il popolo Twa è una minoranza etnica africana che si trovano attorno alla regione dei Grandi Laghi dell’Africa centrale. Sono un popolo pigmeo e costituiscono gli abitanti originari del Ruanda; erano prevalentemente cacciatori e artigiani, e furono spesso alleati con i Tutsi; sono anche conosciuti con il nome di Watwa. A volte viene indicato come il “popolo dimenticato”, poiché la cultura e la società Twa sono state fortemente represse dai gruppi etnici più grandi e potenti.
Molti etnologi hanno espresso preoccupazione per la sopravvivenza del popolo Twa, a causa del clima politico africano altamente instabile, che potrebbe ulteriormente danneggiare i Twa a causa di interessi legati allo sfruttamento minerario del territorio e altre questioni. Nel Ruanda, Uganda, Burundi e Repubblica democratica del Congo, i Twa rappresentano l’1% della popolazione. Nel complesso si stima che ci siano circa 80 mila Twa in tutta l’Africa.
Questo piccolo gruppo etnico era presente in Africa centrale molto prima che altri gruppi umani africani colonizzassero la regione, e fanno parte di un gruppo più ampio classificato come “pigmei”, a causa della loro bassa statura. La vita tradizionale dei Twa è seminomade, praticando le classiche attività dei popoli cacciatori-raccoglitori.
Attraverso migliaia di anni di esistenza nella regione dei Grandi Laghi, il popolo Twa ha sviluppato un propria cultura unica che comprende danze, canti e tradizioni religiose che variano da quelle di altri gruppi etnici della regione.
Ma l’arrivo dell’uomo moderno ha messo in serio pericolo il modo di vivere dei Twa. La speculazione terriera e lo sfruttamento minerario della regione ha privato i Twa di grandi porzioni di territorio, trovandosi ad essere poveri e pesantemente discriminati a causa della loro forte identità etnica e le differenza fisiche.
I Twa hanno spesso difficoltà ad accedere all’istruzione, all’assistenza sanitaria e altri servizi di vitale necessità. In generale sono esclusi dalla società. Hanno anche subito pesanti violenze nel corso del genocidio ruandese del 1994, nel quale si stima fu uccisa fino al 30% della popolazione Twa.
I membri di questo gruppo etnico vengono spesso indicati anche come “Batwa”, riconosciuta dalle organizzazioni mondiali come minoranza etnica in lotta per il riconoscimento dei loro diritti. Le Nazioni Unite stimano che la popolazione Twa d’Africa ha subito un rapido declino e che l’esproprio terriero e le conseguenze delle guerre civili africane, non fanno altro che aggravare la situazione dei Twa, già fortemente compromessa.