L’arcipelago dove è scomparso Vittorio Missoni potrebbe essere un nuovo “Triangolo delle Bermuda”?

missoni-aereo-los-roques-01.jpgLa scomparsa del velivolo avvenuta la settimana scorsa nel Mar dei Caraibi, sul quale viaggiavano lo stilista italiano Vittorio Missoni e altre cinque persone, è stata attribuita a tutto: dal guasto meccanico al rapimento da parte di trafficanti di droga. Eppure, l’arcipelago al largo della costa venezuelana sta acquisendo una crescente reputazione giustificata dalle numerose sparizioni avvenute negli ultimi anni. 

Secondo un commento di Leo Hickman pubblicato sul The Guardian, la misteriosa scomparsa del velivolo, alla quale non si riesce ancora a trovare una spiegazione convincente, sarebbe da attribuire alla “Maledizione di Los Roques”, un fenomeno che alcuni hanno paragonato a quello del Triangolo delle Bermuda.

L’inquietante etichetta affibbiata all’arcipelago sarebbe collegata ad una serie di incidenti aerei e di sparizioni misteriose avvenute tra l’arcipelago di Los Roques e la capitale venezuelana di Caracas negli ultimi 12 anni. Proprio a causa di tali strani fenomeni, Los Roques è stato accostato all’aera compresa tra Miami, le Isole Bermuda e Porto Rico, tristemente nota per la sparizione nel nulla di aerei e intere navi.

Il Triangolo delle Bermuda è anche oggetto di racconti nei quali si parla di misteriosi fenomeni elettromagnetici, in grado di alterare il funzionamento delle apparecchiature di bordo, e di strane luci fluttuanti sulla superficie del mare [Cristoforo Colombo conosceva i fenomeni del Triangolo delle Bermuda].

 

La vicenda di Vittorio Missoni

missoni-aereo-los-roques-02.jpgL’aereo sul quale viaggiava Missoni, un bimotore BN-2 Islander costruito nel 1968, quando è scomparso venerdì scorso, si trovava a circa 140 chilometri di distanza dal resort situato su una delle isole di Los Roques, un arcipelago composto da un centinaio di isole.

Il proprietario di uno dei numerosi alberghi costruiti nell’arcipelago ha dichiarato di aver visto l’aeroplano avventurarsi in un banco di nubi, poco prima di perderne definitivamente le tracce.

Nel frattempo, la famiglia Missoni non esclude la possibilità che l’aereo sia stato dirottato da una banda locale di narcotrafficanti. L’aviazione civile del Venezuela ha comunicato che l’ultima registrazione del radar segnalava il velivolo circa 18 chilometri a sud di Los Roques.

Sono state avanzate anche altre ipotesi sui motivi della scomparsa, dall’errore umano del pilota, al massiccio rilascio in atmosfera di nubi di gas metano dal fondo marino. Di fatto, al momento, nessun relitto dell’aereo è stato ancora localizzato, tanto da far sussurrare a qualcuno la parola “maledizione”…

 

La Maledizione di Los Roques

Dalla metà degli anni ’90, nella zona sono stati segnalati almeno 15 incidenti, nei quali aerei di piccole dimensioni sono precipitati, scomparsi o hanno lanciato un SOS. L’ultimo incidente risale al 2008, quando 14 persone sono scomparse con tutto l’aereo mentre viaggiavano sulla stessa rotta del velivolo di Missoni. Secondo VolarenVenezuala, non è mai stato recuperato nessun relitto, e dei 14 passeggeri a bordo dell’aeroplano, è stato recuperato soltanto il corpo di uno di essi.

Le opinioni sull’incidente di Missoni si dividono tra razionalisti e aperti al mistero. Tra i primi c’è Nick Wall, coordinatore dei piloti, secondo il quale “c’è sempre una spiegazione per queste cose, anche se ci vogliono molti anni per scoprire la risposta”, come ha dichiarato in una intervista al Guardian.

“I piloti sono addestrati a concentrarsi sulle cose che realmente possono salvare la vita, come gli indicatori del carburante, le previsioni del tempo e la messa a punto del motore. E’ ancora troppo presto per sapere con certezza cosa abbia causato quest’ultimo incidente”.

Dall’altra sponda, c’è la riflessione di chi crede che la “Maledizione di Los Roques” sia determinata da cause più misteriose, come l’esistenza di piramidi sottomarine, vestigia dell’antica civiltà di Atlantide, artefatti alieni sommersi capaci di compromettere la strumentazione di bordo, oppure l’apertura di tunnel spazio-temporali, capaci di trasportare interi aerei e navi in un altro luogo o dimensione. [Una piramide sul fondo del Triangolo delle Bermuda].

 

Altri luoghi “maledetti”

Oltre alla Maledizione di Los Roques e al Triangolo delle Bermuda, esistono altre zone del pianeta nelle quali si sono registrati fenomeni simili. Tra le più famose vanno segnalate il Triangolo del lago Michigan, responsabile di sparizioni di interi equipaggi navali, e il Mar dei Sargassi, dove la leggenda vuole che nel 1840, dopo averne traversato le acque, la nave mercantile francese “Rosalie” sia stata ritrovata a vele spiegate, ma completamente deserta, senza nessun membro dell’equipaggio a bordo.

In ultimo, va segnalato il cosiddetto “Triangolo del Drago”, anche conosciuto come il Triangolo delle Bermuda del Pacifico. Antiche leggende narrano che in questa zona situata al sud di Tokyo, nei pressi delle isole Miyake, vivessero intere colonie di draghi [Ma i draghi sono esistiti realmente?]. Motivo per cui, questa è oggi la denominazione di quest’area geografica.

L’arcipelago dove è scomparso Vittorio Missoni potrebbe essere un nuovo “Triangolo delle Bermuda”?ultima modifica: 2013-01-09T15:19:12+01:00da admin
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