La crisi in Corea rianima anche Fidel Castro: evitate la guerra! Intanto cresce la tensione

corea-del-nord.jpgLa situazione in Corea del Nord si fa sempre più delicata, tra proclami e minacce. Il regime di Pyongyang continua a spostare i suoi missili e minaccia direttamente sia gli Stati Uniti che il Giappone e la Corea del Sud.

Ora è arrivato anche l’invito ufficiale rivolto a tutte le ambasciate straniere presenti sul territorio: si devono preparare a lasciare lo Stato entro il 10 aprile. Un ultimatum che renderebbe quella data lo spartiacque tra la pace e la guerra.

Intanto, fa sapere la Voce della Russia che gli Stati Uniti hanno terminato i preparativi per la dislocazione di sistemi antimissilistici sull’isola di Guam, preposti a respingere ed eliminare i missili della Corea del Nord.

In questo caso si tratta di sistemi mobili dell’esercito che servono per l’intercettazione oltre l’atmosfera di missili a media gittata. I militari si preparano a piazzare questo sistema sull’isola di Guam entro le prossime settimane.

Pyongyang ha minacciato più volte di portare una serie d’attacchi alle basi americane dislocate nella zona. I servizi di ricognizione americani hanno rilevato che la Corea del Nord sta trasferendo nelle coste orientali del paese dei missili “Musudan” e di componenti per un complesso missilistico.

L’ultimo sintomo allarmante: Corea del Nord ha proposto ad alcune ambasciate di evacuare il loro personale. Il Ministro degli Esteri della Russia, Sergej Lavrov, ha dichiarato che su questo problema Mosca “mantiene stretti contatti” con Cina, Usa e Corea del Sud. Tutte le ambasciate stanno cercando di capire di che si tratta: di una mossa che mira solo a fomentare la tensione o di qualcosa di più?

Secondo i dati dei servizi segreti, la Corea del Nord ha dislocato sulla costa orientale del paese dei missili “Musudan” che possono raggiungere il territorio del Sud e anche del Giappone. Tuttavia gli esperti dicono che questi missili non sono ancora pienamente efficienti.

Il Pentagono ha preso sul serio la minaccia missilistica di Pyongyang. Il capo del Pentagono, Chuck Hagel, ha detto: “Si può sbagliare soltanto una volta e non voglio essere il Segretario alla difesa che farà questo errore”.

Come riporta l’International Bussinse Time, sono molti gli inviti che le potenze mondiali rivolgono al leader nordcoreano Kim Jong-Un per fermare il suo progetto bellico. Il giovane dittatore però risulta essere sempre più isolato dagli altri leader mondiali che prima gli erano vicini.

fidel-castro-cuba.jpgL’esortazione ora arriva anche direttamente da Cuba. Nel giornale governativo di Cuba “Granma” ed in altri giornali locali è stato pubblicato un essay dell’ex leader della Repubblica Fidel Castro, che chiarisce la situazione nella penisola coreana.

Il lider maximo Fidel Castro chiede a Pyongyang di “evitare una guerra che non produrrebbe alcun beneficio e che causerebbe danni a oltre il 70% della popolazione del pianeta”. Castro scrive che ora sul mondo pende la minaccia del nucleare, che non esisteva durante il periodo della crisi dei Caraibi del 1962.

Intanto l’ambasciatore italiano in Corea del Sud, Sergio Mercuri, fa sapere che sul territorio nordcoreano si trovano “meno di una decina di italiani”. Allo stato attuale le delegazioni internazionali a Pyongyang  sono 24.

Sulle possibili evacuazioni dal territorio di tutte le delegazioni diplomatiche, il governo di Mosca fa sapere che per ora non intende spostare il personale diplomatico. Secondo il ministro degli esteri Lavrov, la Russia è in stretto contatto sia con la Cina che con gli Stati Uniti e la Corea del sud per valutare ogni possibile scenario.

La crisi in Corea rianima anche Fidel Castro: evitate la guerra! Intanto cresce la tensioneultima modifica: 2013-04-06T20:04:00+02:00da admin
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