Per l’Estate 2013, il NOAA prevede uragani potenti oltre la media

uragani-stati-uniti.jpgNon è ancora passato negli Stati Uniti il ricordo delle devastazioni provocate da Sandy, il peggiore uragano del 2012, che si annunciano pessime notizie per l’anno in corso.

Secondo il Centro previsioni climatiche del NOAA (agenzia Usa per gli oceani e l’atmosfera) la stagione degli uragani sull’oceano Atlantico, che inizia il primo giugno e termina il primo novembre, vede il 70% di probabilità di avere un numero di uragani superiore alla media.

Gli esperti prevedono dai tre ai sei uragani maggiori, classificati di categoria 3, 4 o 5 con venti superiori a 180 chilometri all’ora, quando in media ce ne sono tre all’anno come questi. Inoltre sono previsti altri quattro o cinque uragani di categoria 1 o 2, rispetto ai sei della media.

In tutto si prevedono dalle tredici alle venti tempeste che potrebbero arrivare a una forza tale da essere classificate con un nome (con venti di almeno 63 km/h) rispetto alla media di dodici (nel 2012 furono 19).

La previsione non è di poco conto. Basti pensare che l’uragano Sandy – quello che colpì la costa nord-orientale degli Stati Uniti alla fine dello scorso ottobre provocando danni per oltre 75 miliardi di dollari – aveva raggiunto la categoria due quando ‘atterrò’ con la sua forza distruttiva vicino ad Atlantic City, in New Jersey.

Proprio per questo l’agenzia Noaa avverte: l’impatto delle tempeste attese potrebbe farsi sentire al di là delle aree tipicamente associate a uragani e tempeste tropicali.

“Così come abbiamo visto con Sandy, è importante ricordare che venti forti, piogge torrenziali, allagamenti e tornado spesso mettono a rischio aree lontane dalle coste”, ha spiegato Kathryn Sullivan, a capo dell’agenzia. 

I fattori che hanno portato gli scienziati a compilare queste previsioni sono essenzialmente tre:

1) il forte monsone sull’Africa occidentale, responsabile dell’aumentata incidenza degli uragani in Atlantico che è iniziata nel 1995

2) le temperature più calde della media nell’Atlantico tropicale e nel mar dei Caraibi

3) il fenomeno atmosferico chiamato El Niño – che attenua la formazione degli uragani – che non dovrebbe svilupparsi.

“Quest’anno le condizioni dell’oceano e dell’atmosfera nel bacino atlantico produrranno un numero maggiore di uragani e più intensi”, ha rimarcato Gerry Bell, capo dei previsori del Noaa. “Queste condizioni includono deboli variazioni dell’intensità e della direzione del vento (wind shear), acque dell’Atlantico più calde e venti provenienti dall’Africa”.

Per l’Estate 2013, il NOAA prevede uragani potenti oltre la mediaultima modifica: 2013-06-03T16:14:33+02:00da admin
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