Otto nuovi siti archeologici scoperti in Messico

messico-archeologia.jpgNegli anfratti rocciosi della Sierra Mayor, nella zona a sud di Mexicali, Baja California, gli archeologi dell’Istituto Nazionale di Antropologia e Storia (INAH) hanno scoperto otto insediamenti temporanei utilizzati tra i 7000 e i 400 anni fa e legati alla cultura conosciuta come Cucupà.

Nei pressi dei vari siti, gli archeologi hanno trovato anche i resti ossei di numerosi animali ormai estinti, insieme a oggetti di ceramica e di pietra.

A quanto pare, queste popolazioni già conoscevano l’ossido di ferro che utilizzavano per decorare in rosso il proprio corpo e per eseguire pittura murale.

Il primo insediamento è stato individuato da Antonio Porcayo Michelini, archeologo responsabile del progetto chiamato ‘Catalogazione e salvataggio dei siti archeologici della Bassa California’.

“I Cucapà sono uno dei quattro gruppo etnici Yumanan provenienti da Baja California, una regione dove hanno abitato per almeno 2000 anni”, spiega Michelini.

La regione sulla quale insistono i siti Cucapà è un territorio estremamente arido durante l’estate, nel quale si raggiungono anche temperature di 50°C.

Il clima estremo non permette alla vegetazione di crescere a causa dello strato argilloso che copre il terreno tipo ‘guscio’.

Il terreno rossastro indica che la zona è ricca di depositi di ossido di ferro e di importanti tracce geologiche sulla formazione della penisola. 

Uno dei rifugi scoperti dal team di archeologi è  all’interno della roccia e secondo i ricercatori, prove evidenti mostrerebbero che alcuni gruppi nomadi occupavano questi insediamenti già 7000 anni fa.

Caratteristici sono i cosiddetti ‘Corralitos’, strutture circolari che venivano utilizzate come base per costruire rifugi di rami e foglie. Ogni insediamento dispone di circa cinque o sette Corralitos, fatto che indica che diverse famiglie vivevano in questo luogo in maniera temporanea.

I ricercatori precedentemente credevano che i nativi utilizzassero queste strutture come luoghi per trascorrervi la notte, ma le prove archeologiche mostrano che essi erano utilizzati anche come grandi focolari per cucinare i pasti, il che significa che occupavano le abitazioni profittando del calore generato dalle cucine anche in inverno.

Michelini ha spiegato che in questi siti sono state trovate grandi quantità di sale e di pesce d0acqua dolce, a conferma che i Cucapà erano dediti alla pesca e alla conservazione sotto sale.

Otto nuovi siti archeologici scoperti in Messicoultima modifica: 2013-06-06T11:32:30+02:00da admin
Reposta per primo quest’articolo