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L’innalzamento dei mari potrebbe avere conseguenze disastrose, quindi allontanarsi dalla costa – Dovremo rinunciare a Venezia?

La maggior parte delle ricerche climatiche sostiene che se la temperatura della Terra dovesse aumentare di circa 6° tutti i ghiacci della Terra potrebbero sciogliersi facendo aumentare il livello dei mari anche di 60 metri rispetto ad oggi. Uno studio appena pubblicato su Geology sostiene che non bisogna aspettare di arrivare a questi estremi per vedere salire drasticamente il livello marino, ma è sufficiente un aumento della temperatura di 2° rispetto a quella di oggi perché il mare possa crescere il suo livello anche di 21 metri.

Se una cosa del genere dovesse accadere ai nostri giorni ne verrebbe coinvolta direttamente o indirettamente il 70% della popolazione mondiale, ossia tutta quella che vive sulle coste dei continenti. Quel che lascia sbalorditi è il fatto che le attuali proporzioni dicono che se anche tutti i ghiacci della Groenlandia dovessero sciogliersi i mari non si alzerebbero che di 6 o 7 metri. Ciò significa che vi sono ancora molte cose non chiare che legano l’aumento della temperatura terrestre, la presenza di anidride carbonica nell’atmosfera e lo scioglimento dei ghiacci terrestri, ma secondo Kenneth Miller della Rutgers University quanto osservato in una sua ricerca, ci porta a concludere che la risposta dei ghiacci all’aumento della temperatura terrestre è molto più sensibile di quel che si pensa.

Tra le città costiere più a rischio, certamente bisogna annoverare la nostra Venezia. L’acqua che gira tra i famosi canali di Venezia diventa ogni anno più alta e non solo a causa dell’innalzamento dei mari. Una nuova ricerca infatti, che contraddice precedenti lavori, ha stabilito che la storica città sta lentamente affossandosi e addirittura si sta inclinando verso est.

In 20 anni, la città potrebbe sprofondare di 8 centimetri. «Venezia sta continuamente inabbisandosi ad una velocità di 2 mm all’anno», ha detto Yehuda Bock, un geodetico della Scripps Institution of Oceanography alla University of California a San Diego e autore della ricerca.

Una situazione, quella descritta da Bock, che deve richiamare fortemente l’attenzione sulla città, in quanto dopo le ricerche condotte negli anni Novanta che dicevano che lo sprofondamento si era fermato, si era un po’ affievolita. Se prima di allora l’inabbisamento era stato imputato al forte emungimento delle acque dalle falde sotterranee e quindi si cercò di limitarne l’uso, il fenomeno attuale deve essere legato a cause naturali, quali lo scontro tra la placca adriatica con gli Appennini, che fa comunque abbassare la città. Poiché negli ultimi anni l’acqua è arrivata sempre più alta e con sempre maggior frequenza nel cuore della città, questi dati devono assolutamente far riflettere.  [Fonte].

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L’innalzamento dei mari potrebbe avere conseguenze disastrose, quindi allontanarsi dalla costa – Dovremo rinunciare a Venezia?ultima modifica: 2012-04-07T00:05:00+02:00da
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