Misteri della biologia: alieni nel naso, pezzi di Dna sconosciuti nel mare, virus giganti con una “memoria genetica” primordiale

mimivirus.jpgNathan Wolfe, fondatore di Global viral, studia le pandemie e le epidemie in tutto il mondo. Analizzando materiale genetico proveniente di uomini e animali, dalle proboscidi di un elefante alle narici o lo stomaco di un uomo, ha scoperto che il 20% dei frammenti di Dna e Rna rinvenuti non si ritrovano nelle classiche categorie dei viventi; un quinto di quello che abita nel naso non sono batteri né virus né cellule umane o di altre specie animali o vegetali.  

Wolfe ha chiamato tutto questo “materia oscura biologica”, frammenti di Dna che apparterrebbero a un ramo ancora ignoto dell’albero della vita, un quarto dominio della vita che si unisce agli altri tre, eucarioti (dotati di nucleo, come noi e le piante), batteri (senza nucleo) e archea (microscopici come i batteri, ma dal metabolismo molto differente).

Maurizio Casiraghi, studioso di biologia evolutiva presso l’Università Milano Bicocca sottolinea: «Conosciamo solo poco più di 4.000 genomi (l’insieme del materiale genetico di un essere vivente) nella loro interezza, mentre sulla Terra ci sono probabilmente circa 10-15 milioni di specie».  

Ed è nelle acque marine che si conservano molti degli organismi sconosciuti sui quali i biologi si stanno concentrando: Didier Raoult, dell’Università del Mediterraneo a Marsiglia, ha scrutato nel Dna del Mimivirus, del gruppo dei “virus giganti”, che contengono moltissimo Dna, a differenza dei loro simili più piccoli, quelli del raffreddore, dell’ Hiv e dell’ influenza.

Per capirsi, il Mimivirus ha oltre mille geni, quello dell’influenza ne ha al massimo una decina. Da dove derivino questi geni, è difficile dirlo. Secondo alcuni potrebbe trattarsi di un’antichissima forma di vita, nata insieme a tutti gli altri viventi e che quindi, forse, ha contribuito alla genesi di tutte le specie. 

Conclude Casiraghi: «Quello dei Mimivirus è il dato più concreto che abbiamo in mano». Finora i biologi non hanno considerato i virus vivi «Ma non definire “vivo” un genoma che può produrre quasi mille proteine è perlomeno un po’ azzardato. E potremmo pensare che il quarto dominio siano loro, e poi ce ne possa essere un quinto e un sesto e così via». Una ipotesi che rende più affascinante tuffarsi in mare per una nuotata o addirittura soffiarsi il naso. [lastampa.it]

Misteri della biologia: alieni nel naso, pezzi di Dna sconosciuti nel mare, virus giganti con una “memoria genetica” primordialeultima modifica: 2013-02-28T06:11:51+01:00da admin
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