Gli Stati Uniti verso il default tecnico? Se fallisce l’America…

dollaro-sconvolto-00.jpgMentre il mondo si trova sull’orlo del conflitto Siriano, voluto dagli americani con o senza una risoluzione dell’ONU, dagli Stati Uniti arrivano notizie preoccupanti per l’aggravarsi della crisi economica mondiale. A farne le spese potrebbe essere proprio il colosso d’oltre oceano.

Come spiega Wall Street Italia, agli inizi di gennaio, quando il Congresso americano riuscì in extremis a raggiungere un accordo sul Fiscal Cliff (Baratro Fiscale: tracollo economico che provocherebbe un consistente aumento delle tasse e al contempo un drastico abbassamento della spesa pubblica), l’Ocse disse chiaramente: rischio recessione solo rinviato. La minaccia fu poi archiviata e sparì quasi dalle preoccupazioni degli strategist, che si concentrarono sulla ripresa economica degli Usa.

La questione dei debiti americani si ripresenterà però ben presto visto che, come avverte anche il Financial Times, il Tesoro americano raggiungerà di nuovo il tetto sul debito entro la metà di ottobre; il che significa che, se il Congresso non agirà per alzare il limite, come ha detto anche nelle ultime ore il segretario al Tesoro Jack Lew, gli Usa saranno a rischio di caos finanziario. 

Al momento, il tetto sul debito è di 16.700 miliardi di dollari. Per caos finanziario si intende che gli Usa si troverebbero in una condizione tale da non poter più chiedere finanziamenti in prestiti, e tale fattore creerebbe il rischio di un default dei suoi Titoli di Stato. Naturalmente, le conseguenze per l’economia mondiale sarebbero gravissime.

Come riporta il Wall Street Journal, sono numerosi gli esempi che renderebbero il default tecnico americano un vero e proprio incubo per la finanza mondiale, e per la stessa economia globale. I bond del Tesoro statunitense sono scambiati su un sistema chiamato Fedwire. Nel momento in cui i titoli scadono, non possono più essere scambiati. 

Se un bond dovesse andare a scadenza senza essere pagato, gli investitori potrebbero essere esclusi dal loro mercato in attesa che il Tesoro ne paghi il valore. Ogni giorno su Fedwire ci sono movimenti di Treasury Bills per centinaia di miliardi dollari. Un simile blocco degli operatori paralizzerebbe i mercati, creando un’enorme disfunzionalità operativa. 

Una possibile soluzione potrebbe essere l’inserimento manuale fatto dalla Fed di questi titoli ormai andati in scadenza ma che per colpa del default tecnico il Tesoro non potrebbe più rimborsare. 

Ma siccome lo scambio avviene su sistemi automatici, il timore degli operatori è che non ci sia una vera possibilità di affrontare questo scenario. I computer infatti rimuovono automaticamente i bond ormai scaduti, e potrebbe succedere lo stesso in cado di mancato rimborso.

Secondo Repubblica, ci sono due notizie che, in altri momenti, avrebbero rallegrato grandi investitori e piccoli risparmiatori, non sono state in grado, ieri, di frenare il calo degli indici. 

La prima è l’aumento del 12,1 per cento dei prezzi immobiliari registrato negli Stati Uniti a giugno rispetto allo stesso mese del 2012: una conferma della indiscutibile ripresa del mattone, anche se le prospettive di un rialzo dei tassi di interesse, legate alla fine delle iniezioni di liquidità da parte della Federal Reserve, sembra già rallentare la lievitazione dei valori delle case.

La seconda notizia riguarda proprio il vertice della Fed. L’attuale presidente Ben Bernanke dovrebbe dimettersi alla fine dell’anno. Finora sembravano esserci due candidati per la poltrona: l’attuale vicepresidente Janet Yellen e l’ex ministro del Tesoro Larry Summers.

Bernanke sa di essere seduto su una polveriera e che la sua immagine di illuminato innovatore della Finanza mondiale rischia di trasformarsi presto in quella del creatore dell’ultima “bolla”, la piu’ grande e terrificante di tutti i tempi.

Non vorrebbe essere lui a forarla con una punta di spillo ma i suoi colleghi della Bundsbank gia’ lo pronosticano e sono pronti ad un rialzo generalizzato dei tassi.

Gli Stati Uniti verso il default tecnico? Se fallisce l’America…ultima modifica: 2013-08-29T08:19:14+02:00da admin
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