Arrivano le prime analisi del meteorite caduto in Russia: confermata l’origine extraterrestre. Ma rimane un dubbio…

pioggia-meteoriti-russia-urali-01.jpgLo scorso 15 febbraio un meteorite ha colpito la zona degli Urali, nella Russia Centrale. [Leggi articolo]. Il bolide rovente ha causato il ferimento di mille persone, tra cui ottantadue bambini. Il meteorite, del peso di 10 tonnellate, si è disintegrato nella parte bassa dell’atmosfera, formando una pioggia di cristalli che si è abbattuta sulla Russia centrale tra boati e bagliori. Le schegge hanno colpito sei città nella regione di Cheliabinsk. Danni sono stati rilevati in 34 ospedali e 360 scuole.

Il meteorite è esploso nove volte, la prima a una distanza di 55 chilometri dalla Terra. Le esplosioni, registrate su un’area molto estesa da Tymen a Kurgan, nella regione di Svederlosk e nel Kakazkhstan settentrionale, hanno seminato il panico tra la popolazione. I primi testimoni avevano pensato a un aereo disintegratosi in volo, altri hanno temuto che fosse arrivata la fine del mondo.

Preso in esame dagli scienziati russi, sono arrivati i primi risultati di alcuni test eseguiti su microcampioni raccolti nei pressi del lago Čebarkul.

La notizia è riportata da Svetlana Kalmykova su un articolo pubblicato da La Voce della Russia. Nei pressi del lago Čebarkul, gli scienziati hanno raccolto circa 50 piccoli frammenti delle dimensioni di qualche millimetro del meteorite.

Dalle analisi si è riusciti a stabilire la composizione del corpo celeste. Non vi è alcun dubbio che si tratti di un classico meteorite di pietra, spiega in un’intervista concessa a La Voce della Russia Viktor Gorohovskij, responsabile della spedizione per la ricerca del meteorite dell’Università Federale degli Urali.

“E’ un tipico meteorite di pietra denominato ‘chondrite ordinario’. Si tratta di una composizione mineraria standard: olivin, piroxeni, troilit, camasite. Ciò attesta inequivocabilmente che abbiamo a che fare con un meteorite. Noi distinguiamo meteorite da non-meteorite proprio in base ai minerali che possono originare nello spazio. Una simile combinazione e struttura non esistono sulla Terra”.

Gli scienziati hanno confutato anche alcune voci circolate in rete. In particolare che il meteorite abbia portato con sè una nuova forma di vita sotto specie di batteri o di virus. Gli esperti affermano che ciò è impossibile. I frammenti raccolti hanno confermato che nel meteorite di Chelyabinsk tutte le composizioni minerarie sono molto stabili e non è che non si tratta di un chondrite carbonico che può contenere elementi delle composizioni organiche.

Certamente per uno studio dettagliato bisognerebbe avere frammenti più grandi. Uno di essi è caduto nel lago Čebarkul’, spaccando una crepa nel ghiaccio dal diametro di circa otto metri. Ma finora non si è ancora riusciti a trovare il corpo celeste.

Secondo quanto affermato da Mikhail Nazarov, presidente del Comitato per i meteoriti dell’Accademia delle Scienze Russa, lo studio di meteoriti è paragonabile alle spedizioni interplanetarie. Il meteorite di Chelyabinsk aiuterà a capire in che modo è si è formata la Terra e il  sistema solare. I meteoriti si sono formati nello stadio iniziale della formazione del sistema solare, ancora prima dei pianeti, perciò ci comunicano informazione sui processi avvenuti in passato.

C’è ancora una domanda cui spetta agli scienziati di dare la risposta: perché un meteorite dal peso di circa 10 mila tonnellate non è stato avvistato da alcuna stazione di osservazione nello spazio? Si è riusciti ad avvistarlo soltanto quando è entrato negli strati densi dell’atmosfera terrestre. Una palla di fuoco si stava avvicinando alla Terra alla velocità di circa 30 chilometri al secondo, ha detto Mikhail Nazarov, senza che nessuno se ne accorgesse. [Leggi articolo].

Probabilmente, il meteorite non è stato avvistato nello spazio perché è piccolo secondo la misura degli asteroidi. Se noi lo osserviamo all’entrata nell’atmosfera bisogna considerare che il suo passaggio diventa è ben visibile, apparendo sotto forma di un bolide per la durata di soltanto circa mezzo minuto. In questo lasso di tempo si può soltanto tentare di ipotizzare il luogo della sua caduta e quale sarà la sua energia. Quindi, è praticamente impossibile intraprendere misure preventive per poter evacuare la popolazione.

Nel frattempo nella regione di Chelyabinsk continua la conta dei danni causati dalla caduta del meteorite. L’onda esplosiva ha frantumato vetri in numerosi edifici. Nonostante l’assenza di morti in seguito all’accaduto, oltre mille persone sono state colpite dalle schegge. Circa 40 persone sono tuttora ricoverate agli ospedali.

Vladimir Pučkov, il responsabile del Ministero russo per la gestione delle situazioni d’emergenza (MČS), ritiene che il caso del meteorite di Chelyabinsk spingerà gli scienziati alla creazione di tecnologie di osservazione per individuare anche i bolidi più piccoli. Si aspettano inoltre dagli scienziati proposte su come minimizzare l’impatto delle piogge di meteoriti sulle città.

Arrivano le prime analisi del meteorite caduto in Russia: confermata l’origine extraterrestre. Ma rimane un dubbio…ultima modifica: 2013-02-23T12:24:46+01:00da admin
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