Messico: dal 2006 sono sparite quasi 26 mila persone. Cosa si nasconde dietro questo fenomeno?

desaparecidos-01.jpgNumeri da capogiro quelli rivelati martedì scorso da Amnesty International in riferimento alle sparizioni irrisolte di persone in Messico. Da quanto è possibile apprendere dai dati diffusi dal governo federale di Messico, dal 2006 sono sparite circa 26 mila persone in circostanze poco chiare, se non addirittura misteriose.

Secondo Rupert Knox, ricercatori di Amnesty del Messico, questi dati rappresentano uno scandalo nazionale e una crisi grave dei diritti umani, oltre che il fallimento sistematico da parte della polizia e dei pubblici ministeri, incapaci di indagare sulla sorte di migliaia di persone che dal 2006 sembrano essere svanite nel nulla.

“Molto spesso i parenti delle vittime sono costretti a mettersi in cerca dei loro cari autonomamente, con un notevole rischio per la loro sicurezza”, spiega Knox. La polizia e i pubblici ministeri non si preoccupano minimamente di indagare sulle sparizioni. La polizia, in particolare, dà per scontato che le persone scomparse siano tutte coinvolte in attività criminose o simili.

Oltre al danno, la beffa: “Le persone scomparse vengono stigmatizzate e trattate con disprezzo”, continua Knox. “L’idea più ricorrente è che appartengano tutti a bande di criminali. Questa è la dimostrazione della negligenza che ha permesso al fenomeno delle sparizioni di crescere in maniera preoccupante, diventando uno scandalo nazionale e una crisi grave di diritti umani”.

Brenda Rangel, è la sorella di Hector Rangel, un giovane uomo d’affari scomparso insieme a due amici nel 2009, dopo essere stato fermato dalla polizia per una violazione del codice della strada. Brenda racconta che il fratello si era recato nella regione settentrionale di Coahuilia, per riscuotere un pagamento da parte di un cliente.

Quando Hector fece l’ultima chiamata alla sua famiglia, disse che era in custodia presso la polizia a causa di un’infrazione. Dopo di che, non fu più visto. Secondo quanto afferma la Rengel, nonostante siano stati forniti alle autorità giudiziarie i nomi dei poliziotti che hanno fermato Hector e la targa della macchina della polizia che si è occupata dell’arresto, nessuno ha ritenuto necessario avviare un’indagine ufficiale.

Ormai Hector è sparito da quattro anni e la reticenza delle autorità sta portando Brenda e la sua famiglia alla disperazione, non riuscendo ad avere disposte esaurienti e definitive. “Abbiamo ricevuto anche minacce di morte”, ha detto Brenda. “Ho corso dei rischi e ho dovuto persino nascondermi mentre cercavo mio fratello”.

Ma quella di Rengel è solo una delle migliaia delle enigmatiche storie di sparizione. Uno ad uno, gli altri genitori e fratelli dei messicani scomparsi fanno conoscere le loro storie dell’orrore: sono molti i casi in cui le stesse autorità, polizia o esercito, sembrano coinvolte nelle sparizioni.

La settimana scorsa il governo messicano ha annunciato la creazione di un’unità speciale per la ricerca delle persone scomparse. Ma l’unità prevede l’impiego di soli 12 investigatori federali e uno sparuto gruppo di agenti, troppo pochi per coprire i 26 mila casi ancora irrisolti. Secondo il parere di Knox si tratta solo di un annuncio destinato a far scendere la pressione e la frustrazione dell’opinione pubblica. 

desaparecidos-02.jpgL’ultimo caso di sparizione è avvenuto lo scorso 26 maggio, quando un gruppo di giovani è scomparso dopo aver passato qualche ora in un bar di Città del Messico, ad un isolato e mezzo dell’ambasciata degli Stati Uniti.

I parenti avevano inizialmente indicato 11 persone scomparse, ma le autorità hanno precisato che si tratta di 12 individui.

Come spiegato nel resoconto comparso su yahoo.com, la scomparse dei giovani è venuta alla ribalta dei media solo dopo che i loro genitori hanno organizzato una protesta e bloccato una strada principale.

Pare che uno dei giovani del gruppo sia riuscito a fuggire dal rapimento, raccontando che i suoi compagni sono stati portati via da uomini mascherati e armati. Attualmente, però pare che anche questo testimone sia irreperibile.

All’appello mancherebbe anche il proprietario del bar. Secondo le autorità, le telecamere di videosorveglianza mostrano l’entrata dei giovani del bar, ma niente mostra che siano stati rapiti o portati via da qualcuno. Le famiglie dei giovani, hanno riempito la città di manifesti con la fotografia degli scomparsi: ormai sono passate due settimane, ma dei giovani ancora nessuna notizia.

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Chi rapisce queste persone? Non c’è dubbio che in Messico il traffico della droga abbia creato gang armate molto pericolose che senza il minimo scrupolo rapiscono quelle persone che possono mettere a repentaglio le loro azioni criminose. Ma questo basta a giustificare la sparizione di 26 mila persone di soli 7 anni?

Secondo qualche commentatore, dietro c’è qualcosa di molto più grosso, che potrebbe coinvolgere le stesse istituzioni messicane, polizia ed esercito compresi. L’ipotesi più inquietante è quella del traffico clandestino di organi. I rapiti non sarebbero altro che ‘fornitori’ di organi comprati profumatamente da ricchi ‘malati’ in attesa di trapianto.

Ma c’è anche chi non esclude la possibilità che una parte degli scomparsi possa finire vittima di esperimenti governativi segreti destinati alla sperimentazione di tecniche di manipolazione mentale o a test di farmaci.

In ultima analisi, c’è che sospetta anche un’attività aliena particolarmente intensa finalizzata allo studio del corpo umano da parte di intelligenze non terrestri. Secondo costoro, da sempre il Messico è luogo privilegiato di avvistamenti e segnalazioni di oggetti volanti non identificati.

Ad ogni modo, quello che stupisce è la reticenza delle istituzioni messicane, che sembrano non voler (o poter) approfondire la natura del fenomeno ed, eventualmente, intervenire seriamente per debellarlo. Quello che resta, è una cifra impressionante di persone che, misteriosamente, sono letteralmente svanite nel nulla.

Messico: dal 2006 sono sparite quasi 26 mila persone. Cosa si nasconde dietro questo fenomeno?ultima modifica: 2013-06-13T12:23:00+02:00da admin
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