Ci è voluto un pò di tempo perchè la notizia uscisse dall’India. Un gravissimo disastro naturale ha colpito il paese causando circa 6000 vittime.
Nella parte remota a nord dell’India, i pendii ripidi hanno lasciato il posto a enormi flussi di fango che hanno distrutto circa 240 villaggi e piccole città
A darne notizia è Discovery News. Tra i morti si contano numerosi pellegrini, turisti e residenti in visita al tempio di Kadanarth. La causa del disastro sono state le piogge monsoniche eccezionalmente pesanti che hanno colpito la regione.
Un funzionario del governo indiano ha stimato il bilancio delle vittime in 5748 persone. L’esercito indiano è stato mobilitato per gli interventi di soccorso, anche se in molti casi c’è stato poco da fare per le migliaia di persone travolte dalla furia delle acque.
“Quando l’acqua è aumenta di livello, la gente disperata cercava di arrampicarsi sulla montagna”, rivela uno dei sopravvissuti. “Ho visto un bambino di 6 anni che stava cercando di scalare la montagna insieme a sua madre, per poi scivolare nel fiume.
Le immagini satellitari dell’area mostrano il piccolo villaggio di Petley completamente sommerso dal fango, allo stesso modo di molti altri piccoli centri abitati.
Molti visitatori si trovavano in zona per visitare i santuari indù dell’Uttarachal, anch’esso duramente colpito dalle alluvioni. Le frane hanno spazzato via interi hotel.
Le foto scatate dalla Nasa mostrano come la topografia della regione sia stata alterata dalle frane. In precedenza, c’erano solo due corsi d’acqua. Il nuovo flusso è addirittura diventato più ampio.
Attualmente sono in corso le operazioni di soccorso per prestare assistenza ai sopravvissuti e cercare di ripristinare i servizi essenziali, come l’acqua potabile, l’elettricità, strade e ponti.