250 milioni di anni fa, la Terra era calda come un “forno”: oceani a 40 gradi e terre desertiche

permiano.jpgTra 252 e 247 milioni di anni fa, all’inizio del Triassico, sulla Terra c’era una zona morta. Gli oceani avevano raggiunto temperature di 40 gradi e per almeno cinque milioni di anni in un’ampia fascia del pianeta venne cancellata ogni forma di vita. A ricostruire una delle più imponenti estinzioni di massa è lo studio pubblicato sulla rivista Science e coordinato da Yadong Sun, dell’Università cinese di Geoscienze, a Wuhan.

“Questo antico riscaldamento globale è in grado di fornire intuizioni rilevanti per la nostra comprensione sul riscaldamento globale degli oceani in futuro”, spiega David Bottjer dell’Università della California a Los Angeles, commentando la ricerca. 

Tra i 247 e i 252 milioni di anni fa, la Terra era reduce da una grande estinzione di massa – la cosiddetta estinzione del Permiano – che aveva spazzato via gran parte della vita sul pianeta, tra cui gran parte della vegetazione. La Terra era letteralmente un forno, e la vita all’Equatore stentava a sopravvivere.

zona-morta-triassico.jpg

Le piante infatti assorbono anidride carbonica, un gas che provoca l’innalzamento delle temperature. Perciò, senza di esse, la Terra divenne “una serra senza sistema di regolazione”, dice il paleontologo Paul Wignall della Leeds University, uno degli autori della ricerca. Le poche forme di vita che erano sopravvissute all’estinzione del Permiano – come chiocciole e bivalvi – morirono nel caldo infernale, e nei cinque milioni di anni che seguirono la Terra divenne una sorta di “zona morta”, dice Wignall.

 

Una lunghissima convalescenza

triassico.jpgLo studioso e i suoi colleghi sono arrivati a questa conclusione analizzando dei minuscoli fossili trovati nelle acque basse dei mari della Cina meridionale, che all’epoca si trovava lungo l’Equatore. Analizzando gli isotopi di ossigeno nei fossili, che costituiscono degli indicatori molto affidabili per le temperature marine, i ricercatori hanno scoperto che questi mari post-permiano raggiungevano alla superficie temperature anche di 40 °C, considerate letali per la vita marina. Oggi le temperature medie nella stessa area si aggirano fra i 25 e i 30 gradi centigradi. 

Queste temperature così elevate sembrano rispondere a un interrogativo che da tempo era senza risposta, e cioè: perché la Terra, dopo l’estinzione del Permiano, ha impiegato un periodo così lungo – ben 5 milioni di anni – per riprendersi, quando dopo altre estinzioni sono bastate poche centinaia di migliaia di anni? A quanto pare, faceva troppo caldo.

 

Un mondo orribile

Potrebbe accadere ancora? “In teoria si”, risponde Wignall. Secondo il Goddard Institute for Space Studies della NASA, le temperature medie globali sono aumentate di circa 0,8 gradi centigradi dal 1880. Due terzi dell’aumento si è verificato dal 1975 a oggi. Ma anche al tasso corrente di incremento delle temperature, siamo ancora molto lontani da quello scenario”, dice Wignall. Tanto per cominciare, è necessario prima che dalla faccia del pianeta venga spazzata gran parte della vegetazione – uno scenario altamente improbabile secondo i modelli attuali. Ma su scala geologica, aggiunge lo studioso, “questo studio ci mostra quanto orribile possa diventare il mondo”. 

Ad innescare l’effetto serra sono state le potenti eruzioni avvenute in quel periodo nel territorio siberiano. “Il riscaldamento globale ha giocato un ruolo importante e contribuito a numerose crisi della vita sulla Terra”, afferma Sun. La ricostruzione delle temperature elevate delle acque degli oceani nel primo Triassico indica che la superficie dell’acqua all’altezza dell’equatore raggiungeva picchi di quasi 40 gradi, ossia erano di 10-15 gradi in più rispetto a quelle attuali. Nelle regioni equatoriali il caldo estremo rese gli oceani quasi disabitati.

“Le alghe Calcaree erano scomparse e i pesci quasi assenti – speiga Sun – e nel periodo in cui la temperatura raggiunse il picco più elevato le forme di vita dominanti erano piccoli organismi invertebrati”. L’ipotesi dei ricercatori è che le temperature altissime possano aver sterminato la popolazione vegetale e animale dell’epoca, portandola all’estinzione nella zona equatoriale. Questo fattore giustificherebbe la significativa scarsità dei giacimenti di carbone risalenti al Triassico inferiore finora conosciuti. [FonteFonte].

Un dinosauro piccolo piccolo.. con le zanne da vampiro!

I ricercatori tornano ad Anticitera, antico computer

Scoperto un cervello di 500 milioni di anni fa

Un mega impatto di 12.900 anni fa

250 milioni di anni fa, la Terra era calda come un “forno”: oceani a 40 gradi e terre deserticheultima modifica: 2012-10-23T09:27:32+02:00da admin
Reposta per primo quest’articolo