Betelgeuse regala nuovi enigmi agli astronomi

Betelgeuse%2520-%252001.jpgDa una nuova immagine scattata dall’Herschel Space Observatory delle ESA alla supergigante rossa  Betelgeuse, gli astronomi hanno rilevato una serie di archi multipli attorno alla stella. Molto probabilmente, si tratta di tracce di materiale avanzato nel corso delle diverse fasi evolutive della stella.

Inoltre, è stato osservato un enigmatico oggetto allungato, la cui natura rimane poco chiara. Si tratta di un muro di polvere interstellare lungo quasi 5 mila anni luce. Sebbene gli astronomi non siano ancora in grado di spiegare l’origine di questo enorme scudo, di una cosa sono certi: tra 12 mila di anni si scontrerà con la stella.

Betelgeuse è la stella supergigante rossa più vicina alla Terra. Si trova nella costellazione di Orione e può essere facilmente individuata ad occhio nudo nel cielo notturno invernale dell’emisfero settentrionale come un puntino rosso-arancio alla sinistra della famosa cintura di Orione.

E’ posizionata ad una distanza tra i 495 e il 640 anni luce da nostro sistema solare e, certamente, non può essere considerato un oggetto cosmico piccolo e poco appariscente. La sua massa è pari a circa 17 masse solari e il diametro è maggiore del nostro solo di circa mille volte.

Anche la sua luminosità è molto potente, circa 100 mila volte più intensa di quella del nostro Sole. Si tratta di una delle stelle più massicce conosciute dagli astronomi: se Betelgeuse fosse al centro del nostro sistema solare, il suo raggio oltrepasserebbe l’orbita di Giove.

Nonostante tutte queste informazioni, ci sono ancora segreti che la gigantesca stella rossa conserva gelosamente. Non è nota, per esempio, la fase evolutive in cui si trova la stella. Tradizionalmente si ritiene che Betelgeuse stia bruciando carbonio da circa 10 milioni di anni. Quindi, in teoria, tra circa 2 mila anni, secondo gli astronomi, potrebbe trasformarsi in una supernova.

Tuttavia, si suppone che la stella sia entrata nella fase di gigante rossa almeno diverse migliaia di anni, informazione ricavata dall’archeologia, piuttosto che dall’astrofisica. Durante alcuni scavi nel nord della Cina, un team di archeologi scopri alcuni resoconti di astronomi cinesi del I secolo a.C. Dai documenti risulta che all’epoca il colore della stella era bianco o giallo.

Più avanti, da alcune descrizioni fornite da Tolomeo, risalenti al II secolo d.C., si evince che la stella già aveva assunto la sua caratteristica colorazione rossa. Quindi, si può ipotizzare che la trasformazione della stella sia avvenuta circa duemila anni fa.

 

Che cosa sta succedendo intorno alla gigante rossa?

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Ora, dalle osservazioni di Herschel spunta un nuovo mistero: l’esistenza di una nebulosa di gas e polveri intorno alla stella. Nelle osservazioni precedenti, gli astronomi non avevano notato la nube a causa della forte luminosità di Betelgeuse. [Leggi studio pubblicato su Arxiv].

Una volta individuata, gli scienziati si sono chiesti se si tratti dei resti del guscio originario della stella, oppure se possa avere una diversa origine. Gli esperti hanno cominciato a studiare alcune parti della nebulosa nello spettro infrarosso.

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Dalle osservazioni è emerso un altro intrigante enigma: una lunga striscia lineare dietro gli archi di polvere cosmica. Di cosa si tratta? Secondo le prime ipotesi, potrebbe trattarsi di materiale rilasciato nella fase precedente dell’evoluzione stellare, oppure del bordo di una nube interstellare non ancora individuata.

Ad ogni modo, si tratta di un corpo celeste separato della stella. Tenendo conto dei movimenti di Betelgeuse, gli astronomi hanno calcolato che l’arco di polvere cosmica più esterno si scontrerà con il muro cosmico tra 5 mila anni, mentre Betelgeuse impatterà con la misteriosa struttura tra 12 mila anni. Insomma, un formidabile spettacolo pirotecnico per gli astronomi del futuro! [Image Credit: ESA]

Betelgeuse regala nuovi enigmi agli astronomiultima modifica: 2013-01-31T00:09:32+01:00da admin
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