Che ci fa uno scoiattolo sulla superficie di Marte? Pareidolia, esperimento o vita marziana?

topo-marte-01.jpgEsiste la vita su Marte? A questa domanda importantissima gli scienziati sono propensi a rispondere sì, affermando che è probabile che sulla superficie del pianeta rosso possa esistere una qualche forma di vita microscopica o di tipo batterico.

Eppure, a guardare una delle ultime foto scattate da Curiosity, la sonda della Nasa in missione su Marte, sembra che la vita sia molto più grande di quanto si immaginasse! Tutto è cominciato il 29 maggio del 2013, quando l’immagine ha iniziato a circolare si internet dopo che la Fox ha pubblicato la foto che sembra ritrarre uno scoiattolo o un topo.

Subito dopo anche Discovery News, International Bussiness Times e altri principali notizie di stampa hanno pubblicato la foto.

L’immagine, scattata da Curiosity lo scorso 28 settembre 2012, mostra una veduta panoramica del sito marziano chiamato ‘Rocknest’, proprio lì dove la sonda ha raccolto alcuni campioni di sabbia, scoprendo che il suolo è ricco di elementi basaltici, molto simile a quelli riscontrabili sulle isole Hawaii.

Ad accorgersi ‘dell’animale’ è stato un anonimo utente giapponese nel mese di marzo, come scrive il curatore del blog Ufo Sightings Daily, il primo a mostrare l’immagine: “Si tratta di un roditore maledettamente carino!”, scrive Scott C. Waring.

“Con la ridotta possibilità di acqua su Marte, sarebbe possibile trovare una qualche creatura del genere che vaga nel deserto, anche se estremamente raro”, continua il blogger.

“Da notare il suo colore più chiaro rispetto al paesaggio, le palpebre superiori e inferiori, il musetto e le guance, l’orecchio, la gamba anteriore e lo stomaco. E’ molto simile ad uno scoiattolo perfettamente adattato per mimetizzarsi tra la sabbia e le pietre”.

La copertura mediatica data all’immagine ha fatto ipotizzare a qualcuno che la Nasa sia interessata a diffondere l’idea che la presenza della vita su Marte sia molto probabile, anche se al momento l’agenzia spaziale americana è rimasta in silenzio su quanto mostrato da Curiosity.

Dunque siamo di fronte alla scoperta più importante della storia dell’uomo? Potrebbe la vita su Marte essersi evoluta in maniera simile a quella terrestre? In verità, le ipotesi che circola no sulla rete sono almeno tre: 1) un caso di ‘pareidolia’; 2) effettivamente si tratta di un roditore; 3) è un esperimento della Nasa. 

topo-marte-02.jpg


1 – Infestazione da Pareidolie

Alcuni hanno sottolineato che la somiglianza dei colori e della posizione con l’ambiente circostante proverebbe definitivamente che si tratta semplicemente di un sasso, scambiato per un roditore a causa di un fenomeno psicologico conosciuto come ‘pareidola’.

Si tratta di una parola di origine greca che indica la tendenza inconsapevole della nostra mente a ricondurre a forme note tutti quegli oggetti o profili (naturali o artificiali) a forme note. E’ lo stesso meccanismo che ci permette di identificare un drago o un viso nelle nuvole di passaggio in cielo o che ci fa vedere il volto di Padre Pio in un macchia di umidità.

Quindi, il ‘roditore marziano’ potrebbe essere solo una roccia dalla forma divertente: “E’ il risultato di un sacco di cose come l’erosione del vento, l’abrasione meccanica e l’alterazione chimica delle rocce”, ritiene Jou Crisp, scienziato in forze al team che segue la missione di Curiosity.

Certamente, quello della ‘pareidolia’ è un meccanismo che può trarre in inganno la nostra percezione, ma potrebbe anche farci ignorare l’evidenza delle cose. Ad ogni modo, la superficie marziana si presta particolarmente bene a questo tipo di fenomeno, infatti non è la prima volta che Curiosity mostri delle immagini nei quali sembra possibile riconoscere delle sagome a noi note.

Leggi:

La sagoma di un dito umano fossile sulla superficie di Marte?

Un oggetto luminoso e del ‘legname’ nelle immagini di Opportunity

Il ‘Fiore di Marte’, l’ultima anomalia ripresa da Curiosity

Fotografata la sagoma del corpo fossile di un antico alieno marziano?

 

 

2 – Una forma di vita marziana

Benchè sia altamente improbabile, alcuni ritengono che questa ‘forma’ sia una forma di vita simile ai mammiferi del nostro pianeta. Ma come è possibile?

Secondo i dati diffusi dalla Nasa, l’atmosfera di Marte è composta dal 95% di anidride carbonica e solo una minima parte di ossigeno, circa lo 0,13%, assolutamente insufficiente a sostenere la vita, almeno quella che conosciamo noi.

E’ proprio questo il punto: è possibile che la vita animale si sia adattata, in qualche modo, a vivere nell’atmosfera marziana? Così ha scritto il 10 maggio 2013 Joseph Skipper del Mars Anomaly Research, uno dei primi a commentare l’immagine:

“Che ci crediato o no, l’immagine mostrata dalla Nasa è una prova evidente che c’è una forma di vita su Marte molto simile ai mammiferi. La questione è: o la vita su Marte è molto simile a quella presente sulla Terra, oppure ci troviamo di fronte a qualcosa di molto importante che la Nasa sta facendo, qualcosa che rivela cosa sia realmente accadendo sulla superficie di Marte”.

Insomma, benchè verosimile, sembra difficile sostenere questa ipotesi. Come spiega space.com, è improbabile che l’ambiente secco e freddo della superficie marziana permetta la sopravvivenza di una forma di vita del genere. Diverso discorso potrebbe essere invece fatto per le forme di vita microbiche che, secondo le analisi condotte da Curiosity, in passato potrebbero essere esistite su Marte. [Vedi immagine originale]

topo-marte-03.jpg

 

3 – Esperimento della Nasa

Secondo alcuni, il ‘ratto’ sulla superficie potrebbe esserci davvero, portato di nascosto dalla Nasa per testarne le capacità di sopravvivenza. Proprio pochi giorni fa, la Nasa ha diffuso la notizia che i viaggi su Marte potrebbero essere preclusi all’uomo per la grande quantità di radiazioni a cui verrebbero esposti gli astronauti. Questa considerazione potrebbe essere il frutto degli effetti nocivi che ha subito il ‘topolino’ in missione su Marte?

Ma come potrebbe sopravvivere un roditore terrestre agli alti livelli di biossido di carbonio di Marte? Secondo quanto scritto nel documento rilasciato dall’AVMA sull’eutanasia degli animali, non tutte la specie soccombono immediatamente ad alti livelli di biossido di carbonio, rimanendo in vita per periodi variabili.

Il giorno della nascita, ratti e topi esposti al 100% di CO2 possono rimere in vita tra i 35 e i 50 minuti, prima di morire. Dopo 10 giorni di vita, resistono per circa 5 minuti, mentre da adulti, i 5 minuti vengono raggiunti con un’esposizione al 70% di anidride carbonica.

E’ possibile che alcuni animali terrestri siano rilasciati sulla superficie di Marte possano sopravvivere per periodi tali da consentire un monitoraggio degli effetti della superficie marziana sul loro organismo. D’altra parte, prima di spedire l’uomo in orbita, i primi esperimenti furono eseguiti con animali.

Leggi:

Ciò che ha distrutto Marte potrebbe distruggere anche noi

Chi ha messo quei monoliti su Marte e Phobos?

Progetto RedSun: missione segreta su Marte negli anni ’70

 

Conclusione

Insomma, è possibile che tutte le immagini che vengano da Marte siano solo illusioni o scherzi dell’immaginazione?

Secondo quanto scrive Sabrina Pieragostini su extremamente.it, la risposta potrebbe arrivare solo dando uno sguardo da vicino, andando a verificare le anomalie più interessanti.

Un’ indagine, però, che rischia di non avvenire mai, alla luce delle ultime considerazioni sulla pericolosità di un viaggio su Marte. Le radiazioni cosmiche alle quale un astronauta verrebbe sottoposto sul suolo marziano, anche all’interno di un modulo spaziale, sarebbero così intense da metterne a repentaglio la sopravvivenza. Una missione quassù sarebbe quasi suicida.

“In un giorno, la radiazione è pari alla dose che riceverebbe un paziente se si sottoponesse ogni 5 giorni ad una Tac total body“, ha spiegato Cary Zeitlin, del Southwest Research Institute. Una quantità che innalza al 5% il rischio di contrarre tumori mortali.

Eppure, nonostante questo preoccupante problema, la Nasa ha annunciato che non intende rinunciare ai suoi programmi che dovrebbero portare, nei prossimi decenni, un equipaggio umano su Marte. Prima ancora, se tutto procede secondo la tabella di marcia,  nel 2022  dovrebbe partire la missione di Mars One.

Ad ogni modo, a trovare l’epilogo positivo di tutta questa storia è Joy Crisp, secondo il quale la storia ha spinto e spingerà molte persone a guardare le immagini di Curiosity e ad imparare qualcosa in più su Marte, il nostro pianeta cugino.

Che ci fa uno scoiattolo sulla superficie di Marte? Pareidolia, esperimento o vita marziana?ultima modifica: 2013-06-07T11:22:33+02:00da admin
Reposta per primo quest’articolo

Un pensiero su “Che ci fa uno scoiattolo sulla superficie di Marte? Pareidolia, esperimento o vita marziana?

  1. Come tutti sanno, la.sonda per effettuare una foto panoramica del genere, impiega molto tempo perche, a differenza delle normali macchine fotografiche, questa foto è il risultato di molte più foto unite fra loro mediante un software.
    Già anni fa qualcuno credeva che c’era una creatura che camminava sul suolo di Marte.
    Ripeto è improbabile che quella creatura sia rimasta in posa per tutto quel tempo.

I commenti sono chiusi.