Secondo voi, esiste un pianeta con la temperatura media di 425° C che abbia ghiaccio d’acqua ai poli? Ebbene sì, è il nostro Mercurio!

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Ancora sorprese dall’Universo. Questa volta tocca a Mercurio, il pianeta del sistema solare più vicino al Sole ed il più caldo con una temperatura superficiale di ben 425°C, potrebbe avere ai propri poli dei veri e propri ghiacciai d’acqua. La scoperta, che avvalora una teoria degli anni ’90, arriva dalla sonda Messenger dalla Nasa, in orbita attorno al pianeta e che ha raccolto prove a favore della teoria pubblicate dalla rivista americana Science. Nei crateri polari, dove le ombre sono perenni, una riflessione particolare aveva spinto gli scienziati ad immaginare il ghiaccio, analogamente a quanto accade in alcuni crateri della Luna.

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Ma come è possibile avere ghiaccio a tali temperature?

Maria Zuber del MIT, ipotizza che il ghiaccio deve essere coperto da un sottile strato di materiali spesso una decina di centimetri che lo mantengono stabile. La sonda ha inoltre scoperto che il cuore del pianeta è avvolto da una sorta di guscio di solfuro di ferro; una condizione unica nel nostro sistema solare.

La missione della NASA Messenger è partita da Cape Canaveral nel 2004 con lo scopo di studiare la composizione del suolo di Mercurio e il suo campo magnetico. Lo studio sul campo gravitazionale del pianeta, guidato da David Smith del MIT, è riuscito a ottenere «un primo modello del campo gravitazionale e della struttura interna di Mercurio – spiega Gabriele Cremonese dell’Osservatorio Astronomico di Padova (INAF) – rivelando la possibile presenza di uno strato solido di solfuro ferroso sopra il nucleo, che avrebbe un importante impatto sulla storia termica del pianeta e sull’evoluzione tettonica, quindi riferita alle grandi strutture che osserviamo sulla superficie».

Al fine di approfondire le osservazioni sui poli di Mercurio, la Nasa ha deciso di prolungare la missione di Messenger fino al 2013. E’ la seconda sonda in visita al caldo pianeta. La prima era stata Mariner-10 sempre della Nasa, e spedita lassù nel 1973, la quale raccolse grandi risultati grazie all’italiano Giuseppe Colombo.

Colombo era un meccanico celeste dell’Università di Padova che collaborava con il Jet Propulsion Laboratory della NASA nello studio delle traiettorie interplanetarie. Egli suggerì una particolare orbita grazie alla quale la sonda passò tre volte nelle vicinanze del pianeta invece di una sola volta. Così triplicò il bottino scientifico e il New York Times dedicò un articolo in prima pagina a Colombo. Ora l’Agenzia spaziale europea ESA ha battezzato “BepiColombo” una sonda che sta costruendo e che sarà la prossima visitatrice di Mercurio. [Fonte].

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Secondo voi, esiste un pianeta con la temperatura media di 425° C che abbia ghiaccio d’acqua ai poli? Ebbene sì, è il nostro Mercurio!ultima modifica: 2012-04-12T00:05:00+02:00da kattolika177
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