Mancano 50 giorni alla fine del mondo. Ultima speranza: Bugarach, nel Sud della Francia

2012-bugarach.jpgBugarach è un villaggio del Razès presso l’omonimo monte che, con i suoi 1230 metri, domina i primi contrafforti Pirenaici. Il paese, che conta circa di duecento anime, è stato segnalato da esperti esoteristi come unico luogo che scamperà all’Apocalisse, immaginata dal calendario Maya, del dicembre 2012.

Questo paese è da sempre oggetto d’interesse per il suo legame col mistero di Rennes-le-Chateau, situato poco distante. Esso, si configura come uno dei luoghi sacri della Terra, attraversato da potenti correnti energetiche che ne fanno un sito privilegiato per custodire segreti.

Vi è una piccola chiesa, dedicata a San Martino, con alcuni tratti comuni alla più famosa e studiata chiesa della Maddalena di Rennes le Chateau, il paese dell’Abate Saunière. Qui la Via Crucis è in senso inverso, sono presenti le statue di Saint German di Pibrac e San Rocco, il soffitto presenta una volta azzurra stellata (tipica delle logge massoniche) e due stelle a cinque punte sovrastano l’ingresso e il centro della volta. Una svastica, simbolo egizio del sole, è presente nei graffiti tra i ruderi del castello.

Le profezie sul monte Bugarach non sono una novità e si parlava già da qualche tempo della magia del picco. Dopo l’apocalisse del 21 dicembre 2012, solo il piccolo comune dell’Aude sopravvivrà. La predizione infiamma già da qualche tempo la rete e, in passato, questo borgo di appena 194 anime è finito spesso su pagine di giornali di tutto rilievo nazionali e internazionali.

Persino i lettori del New York Times sanno dove si trova e che cosa celino le grotte e le cavità della “montagna sacra” del paesello: il Picco di Bugarach. È in virtù di ciò che la fama del paese – incastonato tra la Catalogna Nord e i Paesi Catari – ha iniziato a fare il giro del mondo attirando qui un numero mai visto di turisti, con picchi notevoli toccati quest’estate.

“Ci sentiamo un po’ come allo zoo. Vengono, ci fotografano. Siamo diventati l’attrazione della regione”, lamenta Jean-Pierre Delord, sindaco di Bugarach che, in un’intervista al quotidiano Le Figaro, ammette di non aver mai vissuto una stagione turistica così prospera. 

 

Meta di pellegrinaggi autorevoli

Tra i pellegrini “della post-fine del mondo” spopola il Picco, il promontorio di 1.230 metri alle cui pendici si trova Bugarach. È questi il vero e proprio protagonista di tutte le leggende. Da garage segreto per dischi volanti, a fonte di energia dal potere magico, a luogo nelle cui viscere si nasconderebbe la tomba del Cristo o il tesoro dei templari, il Picco di Bugarach alimenta già da molti anni (almeno una quarantina) le fantasie più irrefrenabili degli esoterici. 

Per l’aneddotica, persino François Mitterand fu visto per ben due volte da queste parti, più precisamente a Rennes-le-Château, un paesino limitrofo, dove pare che un tale abate Saunière avesse nascosto un favoloso tesoro nel XIX secolo. Il presidente socialista si raccolse per ben due volte nella chiesa dell’abate. 

incontri-ravvicinati.jpgIl fascino del posto non è sfuggito neppure a Stephen Spielberg, che per il suo film “Incontri ravvicinati del terzo tipo” abbia preso spunto proprio da una vacanza nella zona e che anzi iniziò a scrivere proprio lì. Prima di lui, anche scrittori come Victor Hugo o Jules Verne e il compositore Claude Debussy avrebbero soggiornato a Bugarach traendo ispirazione dalla sua magia. Nostradamus nelle sue visioni avrebbe ammesso che questo paese è magico.

Più recentemente, si sostiene che i nazisti e il Mossad abbiano compiuto scavi nel monte e si racconta ancora della visita in elicottero che il presidente francese Mitterand fece tempo fa. Oggi sono in molti ad iniziare a preparare il loro rifugio per il 21 dicembre 2012. Molti sono i misteri. Satelliti francesi hanno rilevato nella montagna delle grotte e non è chiaro ne cosa possono contenere ne come accedervi. Gli aerei che sorvolano questa regione si tengono ben lontani dalla montagna perchè la strumentazione di volo, incomprensibilmente presenta delle anomalie.

Si dice anche che il famoso tesoro dell’abate Saunière può essere nascosto da qualche parte in una qualunque grotta del monte, punto di riferimento obbligato per qualsiasi ricerca eseguita nel Razes. Ho avuto l’opportunità di salire e ciò che mi ha impressionato di più, in un primo momento, è la sensazione d’energia che rilascia questa montagna, ma più impressionante è che per tutta la sua salita, attimi importanti della mia infanzia mi sono tornati sotto forma di visioni.

Bugarach si trova sul meridiano verde, 22 km a sud di Limoux nel dipartimento dell’Aude. Il picco è anche chiamato la montagna capovolta a causa del suo movimento tettonico bruscamente interrotto dall’innalzamento dei Pirenei. Da Bugarach si accede ai Pirenei attraverso le gole di Galamus, uno stretto canyon, scavato nella pietra calcarea che si estende per due chilometri tra i villaggi di Cubières-sur-Cinoble e Saint-Paul-de-Fenouillet. Si hanno notizie del villaggio sin dal tredicesimo secolo. Durante le conquiste, da parte delle truppe crociate di Simon de Montfort.

 

Il business dell’apocalisse

E c’e chi ha già annusato il business dell’apocalisse. “Un tale” – racconta il sindaco – “è stato sorpreso a vendere ai pellegrini le pietre, cosiddette magiche, della montagna per 1,50€, con tanto di certificato d’autenticità”. Altri ancora propongono attraverso internet la vendita di preghiere realizzate ai piedi del picco al prezzo non irrilevante di 60€.

Però, anche i commercianti locali e il sindaco stesso non si tirano indietro e in qualche modo cavalcano l’onda. Delord si presta volentieri a interviste e a sessioni fotografiche con pietre della montagna tra le mani, quelle dalle quali scaturirebbe un’energia che impedisce agli aerei di sorvolarla. 

Ridendo e scherzando, il primo cittadino è il promotore di una serie di cartoline postali che, a 1 € l’una, si vendono come il pane. Le stampe rappresentano il Picco di Bugarach con un disco volante che vi sorvola sopra, mentre recano sul dorso la firma di David Vincent, il protagonista della serie di fantascienza degli anni ’60 “Gli Invasori”. 

Comunque, pare che per la promozione del loro paese, gli abitanti di Bugarach abbiano ancora almeno una quindicina d’anni. Gli esperti in materia, infatti, hanno iniziato a mettere in giro voci su alcuni errori nel calcolo del calendario Maya (a cui si attribuisce la data della fine del mondo) e a ritardare di almeno 15 anni l’Apocalisse.

Ma, i numerosi avventori che hanno prenotato hotel, ristoranti e camere in case private (chambre d’hôtes) a Bugarach, facendo registrare il tutto esaurito per il 21/12/2012, non paiono essere al corrente dei nuovi calcoli! [FonteFonte].

Mancano 50 giorni alla fine del mondo. Ultima speranza: Bugarach, nel Sud della Franciaultima modifica: 2012-10-30T16:07:00+01:00da admin
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