L’acronimo U.F.O. è composto dalle parole inglesi “Unidentified Flying Object“, che in italiano significa Oggetto Volante non identificato. Anche in italiano esiste una sigla del genere, O.V.N.I., che appunto significa Oggetto Volante Non Identificato. Quindi, non si applica la parola UFO o OVNI soltanto al fenomeno dei “Dischi Volanti”, ma è applicabile ad ogni oggetto, che vola, del quale non è possibile determinarne la natura. Questa premessa sembra necessaria per evitare di banalizzare questo presunto avvistamento di UFO su Marte da parte di Curiosity.
Uno dei soliti utenti di Youtube, in questo caso da parte dell’Alien Disclosure Group UK, in un video caricato dal suo account, mostra quattro piccoli punti nel cielo di Marte, in una foto scattata dalla sonda Curiosity in missione su Marte. Questo il video:
Nell’immagine originale della NASA, l’avvistamento dei puntini luminosi non è immediatamente visibile, a causa del basso contrasto dell’immagine. Per notare i presunti oggetti, è necessario intervenire sul contrasto della foto. Ho cercato di migliorare un pò la foto originale, notando solo 3 puntini.
Questa è l’immagine originale:
Questa è l’immagine con più contrasto:
Si vedono tre puntini in cielo:
Questa la stessa immagine in negativo fotografico:
Che cosa sono questi tre puntini? Artefatti fotografici? I satelliti di Marte? Difficile a dirsi. Se qualcuno è in grado di ottenere immagini più nitide e chiare, farebbe cosa gradita se le inviasse al Navigatore. La navigazione continua…
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mettiamola così… ufo o non ufo, questa volta dovranno inventarsi qualcosa di diverso dai soliti palloni sonda o lanterne cinesi 😉
bel commento!!!!
ahhahahaha bel commento Riccardo….
io vorrei sapere queste foto come fanno a circolare in rete. Cioè, se la NASA, i governi o chissà chi, nascondo e depistano sempre la presenza di ufo, che senso avrebbe metterle in rete? non so se è chiaro il concetto?
Di sicuro non sono pixel bruciati come stanno cercando di convincerci! 🙂