Cosa diavolo c’è sulla superficie di questi pianeti rocciosi alieni?

esopianeta-01.jpgPurtroppo, non abbiamo nè le risorse economiche, nè la tecnologia necessaria per costruire un’astronave come l’Enterprise di Star Trek da inviare alla scoperta e lo studio di strani nuovi mondi. 

Tuttavia, per fortuna dell’umanità, gli astronomi stanno sviluppando tecniche sempre più raffinate per  riuscire a farlo senza nemmeno lasciare la superficie del nostro pianeta.

Uno di questi strumenti ‘cacciatore di pianeti’ è il telescopio spaziale Kepler, grazie al quale sono stati trovati numerosi pianeti dalla possibile superficie rocciosa. Si tratta di scoperte molto importanti per gli astronomi, in quanto i pianeti rocciosi tendono ad essere molto più piccoli delle loro controparti gassose. 

Inoltre, essendo più simili alla Terra, potrebbero fornirci molte informazioni utili sulla storia della Terra e degli altri pianeti del nostro Sistema Solare. Ma essendo maledettamente lontani, come cavolo facciamo a osservare e capire quello che c’è sulla loro superficie? Secondo l’Astrobiology Magazine della Nasa, i ricercatori del MIT e del Caltech hanno avuto una buona idea.

Per comprendere meglio la composizione degli esopianeti, gli astrobiologi hanno proposto un metodo per identificare le ‘firme chimiche’ dei vari materiali presenti in superficie, osservandoli nella porzione infrarossa dello spettro elettromagnetico.

“Con la tecnologia attuale, lo studio della composizione della superficie dei pianeti extrasolari è un processo molto diverso da quello dei pianeti del sistema solare”, scrive la rivista della Nasa, “A causa dei limiti della tecnologia, i ricercatori si propongono di concentrarsi sulle firme chimiche dei minerali più importanti rilevati nella litosfera degli esopianeti”.

Una migliore comprensione della composizione superficiale dei pianeti extrasolari aiuterà i ricercatori ad individuare quelli più simili alla Terra presenti nella nostra galassia. “La ricerca di pianeti simili alla Terra è uno degli sforzi principali condiviso da molti astronomi e dalla comunità scientifica in generale”, spiega Renyu Hu del MIT.

In breve, il team di ricercatori propone di osservare quei pianeti rocciosi con temperature superficiali inferiori ai 1700° C. Poichè i diversi tipi di roccia forniscono firme uniche nelle varie lunghezze d’onda, sarà possibile individuare tracce di silicati o altri tipi di materiale.

esopianeta-02.jpg“Con la spettroscopia possiamo letteralmente ‘vedere’ le rocce che compongono la crosta planetaria”, continua Hu.

“I diversi tipi di roccia possono essere distinti osservando il riflesso della luce sulla loro superficie. Capire la composizione della superficie di un pianeta extrasolare roccioso è uno dei passaggi chiave per valutare le risorse naturali del pianeta”.

I ricercatori spiegano che le rocce superficiali di un esopianeta mostra firme uniche dal punto di vista chimico, con la possibilità di individuare anche superfici vulcaniche e la presenza di ghiaccio di acqua.

Inoltre, se un esopianeta presenta un’atmosfera sottile, può mostrare ulteriori firme, soprattutto se contiene vapore acqueo, biossido di carbonio, metano e ammoniaca.

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Benchè gli attuali osservatori spaziali non possiedono gli strumenti necessari all’identificazione delle superfici degli esopianeti, un telescopio spaziale come l’imminente Webb Space Telescope potrebbe avere la capacità di rilevare le superfici rocciose di pianeti orbitanti attorno a stelle simili al Sole.

Alla fine, l’osservazione diretta di questi pianeti può fornire l’esatta composizione della superficie, con le relative probabilità di poter ospitare la vita.

“In un futuro più lontano, la composizione dettagliata delle superfici rocciose degli esopianeti potrà essere studiata osservando la luce stellare riflessa dalla litosfera”, conclude Hu. “Per fare questo, l’esopianeta roccioso deve essere ripreso direttamente, il che richiede telescopi spaziali di grande potenza”.

Cosa diavolo c’è sulla superficie di questi pianeti rocciosi alieni?ultima modifica: 2013-06-14T10:44:30+02:00da admin
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